Medicina
L’intervista al Professor Carlo Bettocchi: equità, innovazione e formazione per la salute maschile e la chirurgia prostatica
Bettocchi: “Sensibilizzare le istituzioni sulla salute maschile è fondamentale per garantire diritti e cure adeguate a tutti i pazienti”
Dal tumore alla prostata alle innovazioni chirurgiche: il Professor Bettocchi racconta le sfide della salute maschile e l'importanza del prossimo Congresso ESSM
Il Professor Carlo Bettocchi è una figura di spicco nel campo dell'urologia e andrologia, con una carriera dedicata alla diagnosi e al trattamento delle disfunzioni erettili, dell'infertilità di coppia e della chirurgia per il cambiamento di sesso, è inoltre responsabile della Struttura Dipartimentale di Andrologia e Chirurgia ricostruttiva presso l'azienda Ospedaliera Universitaria del Policlinico di Foggia.
Attualemente Past President dell'European Society for Sexual Medicine (ESSM), e Presidente della sezione Andrologica della European Urological Association (EAU) il Professor Bettocchi è docente in corsi di perfezionamento in Italia e nel Regno Unito, con un focus particolare su temi come l'impotenza, l'infertilità maschile e la chirurgia di genere. Con la sua esperienza, rappresenta un punto di riferimento per la medicina specialistica in Europa e nel mondo.
"Negli ultimi tempi" afferma il Professor Bettocchi, "si è dato grande risalto al tema del trattamento delle problematiche legate alla chirurgia del tumore della prostata. Questo argomento non solo è di estrema importanza per la salute maschile, ma coinvolge anche aspetti di equità nell'accesso alle cure e nella gestione delle complicanze funzionali. In questo contesto, vorrei evidenziare il ruolo della Fondazione Onda".
"Questa Fondazione", racconta il Professor Bettocchi, "nota per aver introdotto il 'bollino rosa' per le strutture ospedaliere impegnate nella salute delle donne, ha recentemente esteso il suo impegno alla salute maschile con il 'bollino blu'. È un'iniziativa che punta a sensibilizzare sull'importanza di garantire agli uomini cure specializzate e supporti adeguati, in particolare nel trattamento delle patologie oncologiche".
Il Professor Bettocchi dichiara inoltre che proprio grazie a questa iniziativa, due centri sono stati riconosciuti tra i migliori in Italia per la gestione del tumore alla prostata: il centro di Foggia e un altro a Torino. "Questo riconoscimento, ottenuto già lo scorso anno e confermato anche quest'anno, ci onora e sottolinea l'impegno che dedichiamo quotidianamente ai nostri pazienti".
Oggi, il tumore alla prostata è il più frequente tra gli uomini, un dato che porta a trattare un numero sempre crescente di pazienti. Tuttavia, la chirurgia per il trattamento di questo tumore presenta due complicanze principali: la continenza urinaria e la potenza sessuale, aspetti che possono avere un impatto profondo sulla qualità della vita del paziente e risolvibili grazie a dispositivi protesici. Nonostante questo, non tutte le strutture sono adeguatamente preparate per affrontare queste problematiche nel follow-up, e spesso i pazienti sono costretti a cercare soluzioni altrove.
"Per questo motivo", afferma il Professor Bettocchi, "stiamo lavorando a livello ministeriale per sviluppare un percorso dedicato agli uomini con tumore alla prostata come a quello che oggi esiste per le donne con tumore al seno. Nel caso delle donne, infatti, esiste un percorso strutturato e finanziato dallo Stato, che garantisce non solo la terapia oncologica ma anche il supporto psicologico, funzionale ed estetico, inclusa la copertura dei costi per le protesi mammarie. Questo percorso è un modello virtuoso e necessario, che purtroppo non viene replicato per gli uomini. Al momento, i dispositivi protesici essenziali per la qualità della vita degli uomini non sono rimborsati dallo Stato, e questa disparità rappresenta una questione urgente di equità di genere".
L'obiettivo, secondo il Professor Bettocchi, è sensibilizzare le istituzioni per garantire una parità di diritti. Ci impegniamo affinché gli uomini abbiano lo stesso accesso alle cure integrate, sia dal punto di vista fisico che psicologico, assicurando un supporto completo lungo tutto il percorso terapeutico. È una battaglia importante non solo per noi medici, ma soprattutto per i pazienti, che sono i veri penalizzati da questa mancanza di equità.
Un altro tema di grande rilevanza è quello della formazione. La chirurgia moderna sta evolvendo rapidamente grazie a tecnologie avanzate come i simulatori chirurgici, che consentono di apprendere tecniche complesse in modo sicuro ed efficace. Il Professor Bettocchi spiega che a Foggia, nel reparto diretto dal Professor Giuseppe Carrieri, che è anche presidente della Società Italiana di Urologia, è stato inaugurato un centro di simulazione chirurgica, l'unico in Puglia. Questo centro rappresenta un fiore all'occhiello per la nostra regione e permette ai giovani specializzandi, così come ai medici già in servizio, di acquisire esperienza e manualità più rapidamente, migliorando la qualità delle cure.
"I simulatori" prosegue il Professor Bettocchi, "consentono di riprodurre fedelmente interventi complessi, come quelli robotici o endoscopici, garantendo una formazione di alto livello senza rischi per i pazienti. Un esempio semplice è quello dei piloti di Formula 1, che oggi si allenano quasi esclusivamente sui simulatori prima di guidare realmente una vettura. Lo stesso avviene in chirurgia: il passaggio dai simulatori alla sala operatoria diventa più naturale e sicuro, riducendo i tempi di apprendimento e aumentando la precisione degli interventi".
Accanto ai simulatori, anche l'intelligenza artificiale sta entrando prepotentemente nel campo della medicina. Questa tecnologia, secondo il Professor Bettocchi offre un supporto prezioso, non solo nella diagnostica ma anche nella pianificazione degli interventi e nella gestione dei dati clinici, contribuendo a migliorare ulteriormente la qualità delle cure.
"A livello internazionale" dichiara il Professor Bettocchi, "il dialogo e lo scambio di conoscenze sono fondamentali per continuare a crescere. Il Congresso dell'European Society for Sexual Medicine (ESSM) che si terrà a Vienna dal 20 al 22 febbraio 2025, rappresenta un'opportunità unica per approfondire temi come le disfunzioni sessuali, l'infertilità di coppia e le tecniche di chirurgia ricostruttiva. Oltre alla chirurgia, si discuteranno questioni legate alla salute endocrinologica, ai disturbi di genere e alla violenza su minori, attraverso tavole rotonde e interventi di esperti da tutto il mondo".
"Questi incontri", prosegue il Professore "non sono solo occasioni di aggiornamento, ma anche momenti per coinvolgere i giovani professionisti, stimolando il loro interesse e garantendo un futuro promettente per il nostro settore. La mia speranza è vedere sempre più giovani partecipare attivamente, perché il loro entusiasmo è la chiave per far crescere le conoscenze e migliorare i trattamenti per i pazienti".
"Il nostro obiettivo, è continuare a promuovere l'innovazione, sensibilizzare le istituzioni e lavorare per garantire ai pazienti, uomini e donne, cura di qualità, eque e integrare. Solo così potremo fare veri passi avanti nella medicina moderna, assicurando che nessuno rimarrà indietro" conclude il Professor Bettocchi.