Sepsi, allarme Oms: entro il 2050 causerà più morti dei tumori
Sesta Giornata Mondiale della sepsi, l’Oms lancia l’allarme: la sepsi colpisce 10 volte più dell’infarto e, entro il 2050, ucciderà più del cancro
GIORNATA MONDIALE DELLA SEPSI: UNA PERSONA OGNI 3-4 SECONDI MUORE DI SEPSI
Giornata Mondiale della Sepsi: per il sesto anno consecutivo, oggi, 13 settembre, si celebra la Giornata Mondiale della Sepsi organizzata su iniziativa della Global Sepsis Alliance.
Tante le iniziative sul territorio promosse dalla Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) visibili sulle rispettive pagine Facebook ufficiali - @SIAARTI e @SEPSIRUN - per imparare a conoscere meglio la sepsi, un killer che colpisce dieci volte di più dell’infarto, provocando il decesso di una persona ogni 3-4 secondi
SEPSI ALLARME OMS: ENTRO IL 2050, LA SEPSI CAUSERÀ PIÙ MORTI DELLE PATOLOGIE ONCOLOGICHE
La sepsi colpisce nel mondo oltre 30 milioni di persone e, secondo l’Oms, entro il 2050 causerà più decessi delle malattie oncologiche. «In Italia, l’incidenza della sepsi è di una persona su mille abitanti, ma è in costante aumento a causa di vari fattori come l’invecchiamento della popolazione e i progressi della medicina che portano con sé interventi chirurgici e manovre invasive» spiega la dottoressa Gianpaola Monti, della Terapia Intensiva Bozza dell’Ospedale Niguarda di Milano e componente del Gruppo di Studio Sepsi ed Infezioni della SIAARTI.
Per fermare quest’emergenza sepsi, bisogna prevenire le infezioni con vaccini e misure igieniche di base e diffondere la consapevolezza di questo problema: una diagnosi in ritardo può significare per il paziente una rapida evoluzione verso lo shock settico, che ha una mortalità del 70-80%. Per ogni ora di ritardo nella somministrazione della terapia antibiotica mirata, il rischio di morte cresce del 7%. «In caso di sospetta sepsi, immediatamente dopo gli esami di laboratorio, bisogna intervenire con l’antibiotico non oltre le tre ore per bloccare il proliferare dei microorganismi e supportare gli organi danneggiati – spiega la dottoressa Monti - Inoltre, se la sede dell’infezione lo consente, bisogna eradicarla entro 6-12 ore».
COS’È LA SEPSI
La sepsi è il risultato di una massiccia risposta immunitaria all'infezione batterica che entra nel sangue danneggiando organi e tessuti che non sono sede dell’infezione primaria.
La sepsi è un'emergenza medica che diventa fatale o cambia la vita per molti degli individui che sviluppano questo "avvelenamento del sangue".
La setticemia porta alla sepsi
La sepsi è una condizione specifica in sé, ma è comunemente causata da un'infezione batterica nel sangue, che si chiama setticemia. Questo spiega perché i termini sepsi e setticemia sono spesso usati insieme.
I veleni vengono rilasciati dai batteri coinvolti nella setticemia
Il sistema immunitario monta una risposta infiammatoria massiccia a questi veleni - questo è indicato come sepsi
Il processo patologico non è stato completamente compreso, e il trattamento si sta dimostrando molto difficile.
Sepsi, fattori di rischio
La sepsi è possibile che si manifesti in chiunque abbia un'infezione che sviluppa una complicazione, ma le persone più a rischio di sepsi sono molto giovani e anziani e chiunque abbia questi fattori di rischio quali: un sistema immunitario indebolito, malattie croniche, diabete, malattie renali o epatiche, AIDS e cancro, una ferita grave, comprese gravi ustioni
La vulnerabilità alla sepsi sta diventando sempre più diffusa per una serie di motivi, in primis la resistenza antibiotica sempre più diffusa: i microbi stanno diventando immuni ai farmaci che altrimenti controllerebbero le infezioni
Commenti