Sepsi, l’infezione che conta 60mila morti in Italia ogni anno
Oggi è la Giornata mondiale della sepsi, un'insidia spesso più temibile dell'infarto
Sepsi, un'infezione che colpisce circa 20-30 milioni di persone al mondo
La sepsi, conseguenza di una grave risposta dell'organismo a un'infezione che danneggia tessuti e organi, colpisce 20-30 milioni di persone nel mondo, 250mila casi solo in Italia, di cui 1 su 4 non sopravvive, per un totale di 60mila morti l'anno.
"I tassi di ospedalizzazione per sepsi hanno ormai superato l'incidenza di infarto miocardico. La diagnostica, migliorando la rapidità e l'accuratezza dei risultati e dunque ottimizzando la terapia antibiotica, può dare un contributo importante per scongiurare un aumento della mortalita' associata alla malattia- ha dichiarato Maria Pia Ruggieri, Presidente Simeu, Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza - Il successo dipende dal coordinamento tra pronto soccorso, Medicina d'Urgenza e terapia semintensiva e intensiva. Gli ospedali giocano un ruolo fondamentale nel ridurre il trend della resistenza e preservare l’utilità degli antibiotici per i pazienti del futuro".
"La sepsi è una delle cause principali di arrivo al pronto soccorso in codice giallo e codice rosso. Quasi tutti i pazienti afferiscono alla Medicina Interna, che rappresenta il primo reparto di ricovero, con una percentuale di pazienti settici sul totale dei ricoverati intorno al 4-5%. Abbiamo a che fare con un'infezione sistemica, dall'esito spesso infausto, che va aggredita immediatamente- ha affermato Dario Manfellotto, Presidente eletto Fadoi, Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti'. 'Elementi decisivi per una prognosi favorevole sono pertanto la tempestività della diagnosi e la personalizzazione della terapia. Le tecnologie innovative consentono di limitare a poche ore i tempi dei test di suscettibilità agli antibiotici ma e' necessario che esse si traducano in un’opportunità concreta nei nostri ospedali", ha aggiunto Andrea Fontanella, Presidente Fadoi.
Giornata mondiale della sepsi
La sepsi rappresenta un'emergenza sanitaria in costante aumento, dall'esito fatale se non diagnosticata precocemente e trattata tempestivamente. Un'emergenza legata a doppio filo ad altri due problemi di grande importanza: le multi-resistenze e le infezioni ospedaliere. Queste ultime sopraggiungono in circa il 5-7% dei pazienti ricoverati negli ospedali italiani (fino al 15% nei reparti di terapia intensiva), 500-700mila casi in totale, con una mortalità del 3%.
La Giornata mondiale della sepsi che si celebra ogni 13 settembre è l’occasione per ribadire la portata di questi fenomeni e sollecitare contromisure efficaci e sostenibili