Medicina
Tumore al pancreas, la ricerca continua contro l’"assassino silenzioso"
Pochi fondi e molta burocrazia contro una malattia a bassa incidenza ma molto letale
Tumore al pancreas, l'"assassino silenzioso"
“Sa nascondersi bene, e quando lo si trova è troppo tardi” è il tumore al pancreas che non a caso viene chiamato l’”assassino silenzioso”. Dalla diagnosi la speranza di vita è intorno ai 5 mesi e solo il 7% dei pazienti sopravvive ai 5 anni. La ricerca scientifica, negli ultimi 40 anni, non ha fatto passi da gigante e i tempi di sopravvivenza non si sono mai allungati. Senza la capacità di avere una diagnosi precoce e soprattutto una diagnosi prima che la malattia sia in stadio avanzato la chemioterapia continua a rimanere l’unica arma.
Tumore al pancreas, un nemico difficile da scoprire in tempo
Ma perchè è così difficile agire su questo particolare tumore? Innanzitutto perchè il pancreas è posizionato in una zona dell'addome difficile da vedere e poco accessibile. Inoltre, al momento non esistono screening in grado di scoprire in tempo la neoplasia che tende a diffondersi velocemente in altri organi. Nascoste in fondo all’addome le cellule cancerose crescono protette dallo stroma (massa fibrosa che circonda il tumore e fa da barriera contro farmaci e sistema immunitario). Inoltre le cellule tumorali rilasciano cellule immunosoppressive, che creano un silenzio immunitario cosicché il tumore è totalmente protetto e non essere attaccato.
Tumore al pancreas, i sintomi sono spesso aspecifici
In aggiunta i sintomi sono spesso aspecifici (perdita di peso o appetito, mal di schiena, ingiallimento della pelle, problemi gastrointestinali), non ci sono allarmi molto visibili e così, quando lo si rileva, il tumore è molto spesso in fase avanzata. Tutto questo viene confermato dalla UEG ( Unione Europea di Gastroenterologia). Alla diagnosi l'80% dei pazienti presenta tumori in stadi incurabili e nel restante 20% solo la chirurgia può essere potenzialmente curativa, con ricadute di 8 casi su 10. Nonostante ciò la comunità scientifica non rinuncia alla ricerca e la mortalità globale è in calo. Non è così per il tumore al pancreas. Infatti, sebbene la sua incidenza non sia molto alta, è il terzo più mortale. Il tasso di decessi per cancro al pancreas tra il 1990 e il 2016 è aumentato del 5%, mentre i decessi per tumori al seno, ai polmoni o al colon sono diminuiti rispettivamente del 25%, 20% e 14%.
Tumore al pancreas, più fondi per la ricerca e meno burocrazia
L'immunoterapia, la rivoluzione dell'ultimo decennio, contro questo tumore non riesce ancora a fare molto perchè il particolare ambiente tumorale respinge le cellule del sistema immunitario. La ricerca è difficile per molti aspetti: la bassa incidenza non ha fatto concentrare molte ricerche, il pancreas si degrada facilmente e quindi non è facile lavorarci e i finanziamenti sono limitati. I ricercatori continuano a lavorare su più fronti. A cominciare dalla diagnosi precoce. Poi sugli studi attorno allo stroma ed infine con la medicina personalizzata, quella cosiddetta di precisione. Ma gli scienziati continuano a richiedere più fondi per la ricerca e meno burocrazia. Un rapporto dell'UEG ha avvertito nel 2018 che, nonostante sia il terzo tumore più omicida in Europa, il cancro del pancreas riceve solo il 2% dei fondi dedicati alla ricerca sul cancro. Ma, in ogni caso, la battaglia contro l’"assassino silenzioso" continua.