Tumore alle ovaie: arriva il vaccino per sconfiggere il tumore ovarico
Sopravvivere al cancro alle ovaie si può: ecco il vaccino che raddoppia la percentuale di sopravvivenza delle donne malate di tumore ovarico
Tumore alle ovaie e vaccino, il vaccino contro cancro ovaio funziona e raddoppia la sopravvivenza
Arriva il vaccino per combattere il cancro delle ovaie stimolando e rafforzando il sistema immunitario di chi lo riceve. Questa nuova terapia ha quasi raddoppiato il numero di donne sopravvissute al cancro ovarico nell’arco di due anni.
Vaccino per tumore alle ovaie: combattere il cancro all’ovaio con un vaccino. Lo studio
Il carcinoma ovarico, generalmente, ha un esito silente e viene scoperto per lo più in età avanzata ma ogni donna presenta una risposta immunitaria differente alla malattia. Proprio per questo motivo, uno studio condotto dall'Università della Pennsylvania e pubblicato su “Science Translational Medicine”, ha preso in esame un campione di 25 donne colpite da carcinoma ovarico recidivante avanzato sulle quali è stato testata l’efficacia del nuovo vaccino. Alcune di loro hanno ricevuto il solo vaccino e altre lo hanno ricevuto in combinazione con i consueti farmaci chemioterapici come bevacizumab e ciclofosfamide. Lo studio ha rivelato che quasi 8 donne su 10 tra quelle che hanno ricevuto il vaccino insieme a farmaci immunoterapici sono sopravvissute per due anni, il 78% in più rispetto al 44% di coloro che hanno assunto soltanto i medicinali. Il vaccino, dunque, ha stimolato il sistema immunitario delle pazienti proprio perché è stato preparato prendendo le stesse cellule immunitarie dal sangue delle donne malate di carcinoma ovarico le quali vengono poi addestrate ad identificare le cellule cancerose per infiltrarsi all’interno di esse e annientarle.
Tumore dell’ovaio e carcinoma ovarico. Come si cura
Le più comuni terapie per combattere questo tipo di cancro dipendono dalla sede e dallo stadio del tumore, dall'età e dalle condizioni generali del paziente.
In genere il tumore ovarico si può curare attraverso tre metodi :
Chirurgico
La chirurgia riveste un ruolo importante nel trattamento del tumore ovarico e serve soprattutto per rimuoverlo il più radicalmente possibile. Nelle pazienti con malattia in stadio avanzato, la chirurgia è spesso di tipo citoriduttivo, ovvero finalizzata all’asportazione di tutto il tumore visibile.
Chemioterapico
La chemioterapia rimane, dopo la chirurgia, il trattamento cardine per il trattamento del carcinoma ovarico e si avvale di un trattamento farmacologico standard a base di paclitaxel e carboplatino.
Gli anticorpi monoclonali
Prima dello sviluppo del nuovo vaccino le più recenti terapie erano costituite da farmaci rivolti verso un bersaglio specifico identificato come particolarmente importante nella genesi o nella progressione di una determinata neoplasia. Nel caso del tumore ovarico, la terapia anti-angiogenica è quella che da maggiori risultati perché aggredisce la malattia arrestando appunto il processo di sviluppo dei vasi sanguigni di cui il tumore ha bisogno per proliferare e diffondersi in altre regioni del corpo. Capostipite di questa classe di farmaci è il bevacizumab, un anticorpo monoclonale che lega e blocca in modo specifico la proteina che ha un ruolo chiave nell’angiogenesi, la VEGF.