Medicina

Tumore del colon-retto, recenti studi scoprono un nuovo responsabile

di Daniele Rosa

Un batterio, secondo gli scienziati della Yale University, puo' favorire la malattia

Tumore colon-retto, un batterio indagato come responsabile

 

Il cancro del colon-retto è il secondo tumore più letale e il terzo più comune al mondo. Ogni anno fa registrare due milioni di casi diagnosticati e un milione di morti all'anno. Da adesso sembra avere un responsabile : un microbo comune abbastanza comune nell'intestino umano e che si trova nell'acqua, nel suolo e nell'intestino degli animali mammiferi. Un team di scienziati della Yale University negli Stati Uniti ha infatti scoperto, in un gruppo di volontari, che alcuni ceppi del batterio Morganella morganii, producono una molecola tossica anche per il DNA umano. Questa molecola, chiamata Indolimina, favorisce i tumori nei topi. È questo un microbo normalmente benigno, ma è anche associato a infezioni del tratto urinario. Il rischio di cancro del colon-retto nel corso della vita di ognuno è di circa 1 su 23 negli uomini e 1 su 25 nelle donne, secondo i dati europei. Conosciuti i fattori di rischio :nvecchiamento, fumo, consumo di alcol, sovrappeso e un consumo alimentare con poca frutta e verdura e con molta carne lavorata. In aggiunta, avere una malattia infiammatoria intestinale, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa, aumenta il rischio di sviluppare questo cancro.

Tumore colon-retto, 38 miliardi di cellule batteriche e 30 miliardi di cellule umane 

In ogni individuo ci sono più cellule batteriche (38 miliardi) che cellule umane (30 miliardi), ma ad ogni defecazione il rapporto cambia a favore delle cellule umane. In questo atto quotidiano, il terzo dei microbi del colon viene espulso, e ogni individuo non è più numericamente batterico ma “completamente umano”. La maggior parte di questi microrganismi sono innocui o addirittura benefici, ma alcuni possono causare malattie. Lo spiega Noah Palm, Ph.D., autore principale dello studio. "Pensiamo che sia possibile che le indolimine abbiano un effetto sul cancro del colon-retto negli esseri umani, ma sarà necessario molto più lavoro per dimostrare che sono la causa". I ricercatori hanno individuato nuove  indolimine in ceppi di Morganella morganii di persone con malattie infiammatorie. “Sebbene vi sia un aumento di questo batterio nei pazienti con malattie infiammatorie intestinali o cancro del colon-retto, lo stesso si trova anche in persone apparentemente sane. E pure le cellule epiteliali dell'intestino degli individui sani presentano alcune mutazioni che possono essere causate dalle tossine di queste comunità di microrganismi, come le indolimine. C'è sicuramente un aumento di questo batterio nei pazienti con malattie infiammatorie intestinali o cancro del colon-retto”.

Tumore colon-retto,  batteri e alterazioni genetiche, un delicato equilibrio

Questa conferma è venuta anche dai lavori dei ricercatori dell’Hubrecht  Institute in Olanda e dal biotecnologo Cayetano Pleguezuelos autore dello studio. Gli scienziati hanno dimostrato la connessione diretta tra i batteri che vivono nell'apparato digerente umano e le alterazioni genetiche che causano lo sviluppo del cancro. Si è osservato che un ceppo specifico di Escherichia coli produce una molecola tossica, chiamata colibactina, che danneggia il DNA umano. Ma su questi studi gli stessi ricercatori concordano che occorra prudenza poiché “Il nostro microbiota intestinale è molto complesso, con molte specie diverse di batteri, e tra questi ci sono relazioni mutualistiche, simbiosi, competizione negativa. E ci sono molti altri parametri. I batteri possono produrre questi composti tossici nell'uomo ma, per qualche ragione, potrebbero non essere in grado di raggiungere le cellule epiteliali dell'intestino e causare danni al DNA. Non si vedono questi fattori negli esperimenti con i topi”.

Tumore colon-retto, nell'uomo 38 trilioni di batteri

 

La nuova tecnica dell'Università di Yale "apre le porte alla valutazione di un gran numero di batteri e della loro capacità di danneggiare il DNA". In una persona di 70 chili ci sono circa 46 chili di cellule umane, secondo l’équipe del Weizmann Institute of Sciences in Israele. Le cellule più pesanti sono le cellule muscolari e le cellule adipose. I 38 trilioni di batteri pesano solo circa 200 grammi, ma formano un universo estremamente complesso e di cui si conosce ancora molto poco. Ogni agente che danneggia il DNA umano, secondo gli studiosi, provoca uno specifico modello di mutazioni, chiamato firma mutazionale. La firma mutazionale di ceppi dannosi del batterio Escherichia coli sembra essere presente in oltre il 5% dei pazienti con cancro del colon-retto analizzati, rispetto allo 0,1% osservato in altri tipi di tumori. Il 5% dei due milioni di casi all'anno significherebbe che ci sono 100.000 persone con cancro del colon-retto con la firma mutazionale di questi ceppi dannosi di batteri Escherichia coli. Tuttavia i ricercatori  sono convinti che la strada della conoscenza in questo campo è ancora lunga e difficile anche se qualche importante passo avanti in avanti è stato compiuto.