Medicina

Vaccino, Astrazeneca è valido anche per gli over 65

di Daniele Rosa

L’OMS considera sbagliata la scelta europea di limitarne l’uso

"Non ci sono ragioni valide per non somministrare il vaccino AstraZeneca alle persone sopra i 65 anni”,sono le conclusioni di Alejandro Cravioto, presidente del comitato di esperti che indirizza l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sui vaccini contro il Covid-19.

Il comitato è convinto che sia sbagliata la strategia che l'Europa sta seguendo con questo farmaco. Infatti i paesi che rappresentano meno dei due terzi dell'intera popolazione dell'UE, Francia, Germania e Italia, hanno annunciato che somministreranno questo vaccino solo ai minori. Alcuni, come Spagna e Belgio, lo utilizzeranno per le persone sotto i 55 anni.

Le ragioni addotte dagli esperti dell'OMS sono le stesse utilizzate da paesi come il Regno Unito per iniettare il farmaco negli anziani: sebbene ci sono state poche sperimentazioni nella popolazione over 55 anni la risposta immunitaria è molto simile a quella dei giovani. "Poiché abbiamo identificato gli over 65 come gruppo prioritario, non dovrebbe esserci un limite di età per la somministrazione del vaccino", ha detto Cravioto.

L’unico limite è che il vaccino ha mostrato una risposta leggermente inferiore con la variante inglese e una significativamente inferiore con quella sudafricana.

In ogni caso, l'OMS ritiene che, data la carenza di vaccini che esistono attualmente nel mondo, i paesi non dovrebbero essere “troppo timidi” nel vaccinare con AstraZeneca.

In Spagna, come in Italia o Francia  6 persone su 10 decedute per complicazioni legate al virus avevano più di 80 anni. Gli esperti dell'agenzia raccomandano il vaccino anche per altri gruppi, come le donne in gravidanza o in allattamento.

Se si fosse deciso di vaccinare gli anziani con il farmaco AstraZeneca in Spagna , ad esempio, la loro immunizzazione di massa avrebbe potuto iniziare questa settimana. Solo a febbraio riceveranno 1,8 milioni di dosi, sufficienti per dare la prima dose a quasi la metà degli over 80 e poi proseguire con il resto, visto che tra la prima e la seconda inoculazione devono passare 12 settimane. Un errore che potrebbe costare caro in termini di vite umane.