Medicina

Vitamina D e asma: un esilir per combattere anche le allergie

Nuovi studi confermano che la vitamina D può aiutare a prevenire asma bronchiale e allergie polmonari, soprattutto nei bambini

Vitamina D e asma: nelle giuste quantità la vitamina D aiuta a prevenire malattie polmonari e allergie - Salute e benessere

Che la vitamina D avesse delle proprietà curative straordinarie non è una novità. Oggi però si è scoperto che i suoi effetti benefici non si estendono solamente al rafforzamento delle ossa e nella prevenzione di malattie come il rachitismo e l'osteoporosi negli adulti. Questo composto organico è un vero toccasana soprattutto per i bambini ed in particolare per quelli che soffrono di asma e allergie polmonari, patologie in costante crescita da molti anni a questa parte e che riguardano il 25% della popolazione in età pediatrica. 

Vitamina D: l'ingrediente segreto per combattere asma bronchiale e allergie polmonari nei bambini - Salute e benessere

La conferma dei poteri benefici della vitamina D nella prevenzione dell'asma e delle infezioni respiratorie ricorrenti arriva dal Congresso nazionale Siaip (Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica) in corso in questi giorni. "In età pediatrica la vitamina D serve per la crescita ed il benessere osseo, ma ha anche un effetto centrale nel modulare le funzioni del sistema immunitario. - spiega Diego Peroni, ordinario di Pediatria Università di Pisa - Infatti, la vitamina D è in grado di interagire con diverse cellule del sistema immunitario, regolando la risposta agli agenti infettivi e modulando la risposta immunologica. Studi recenti hanno messo in luce che nei bambini asmatici la supplementazione con vitamina D riduce la frequenza degli episodi e favorisce un miglior controllo della patologia utilizzando naturalmente i farmaci di base antiinfiammatori. Il deficit di vitamina D invece è spesso correlato ad un maggior numero di accessi ospedalieri per broncospasmo e a una maggiore necessità di terapia con corticosteroidi orali".

“Due importanti studi – aggiunge Peroni- hanno ad esempio documentato che i neonati con bassi livelli di vitamina D nel sangue cordonale hanno maggiori rischi di sviluppare infezioni respiratorie e bronchiolite a tre mesi rispetto ai neonati senza deficit di vitamina D.”

Vitamina D dove si trova? Ecco gli alimenti che ne sono ricchi. La fonte primaria però è il sole - Salute e benessere

La vitamina D è presente in elevate concentrazioni in diverse tipologie di pesce del Nord come salmone, aringa, sgombro e sardine.  Il nutriente è inoltre presente nelle uova, funghi, crusca, latte, yougurt intero, burro e fegato suino. Tra tutti, però, l'olio di fegato di merluzzo è l'alimento che contiene più vitamina D. Gli esperti comunque sottolineano come la fonte primaria di vitamina D per l'uomo non sia il cibo ma il sole. “E’ importante sapere che gli esseri umani acquisiscono solo il 10% della vitamina D con l’alimentazione e il 90% per sintesi dopo l’esposizione alla luce solare” spiega Michele Miraglia del Giudice, vicepresidente Siaip e professore associato di Pediatria all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

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La vitamina D è quindi utilissima nella prevenzione di asma e allergie polmonari nei più piccoli ma sono moltissimi i bambini italiani che sono carenti di questo composto organico. Si tratta infatti di un problema che riguarda il 50% dei soggetti pediatrici. Basse quantità di vitamina D sono correlate a patologie come l'obesità e il troppo tempo passato in casa. Qualche ora in più di gioco all'aperto a settimana possono favorire l'assunzione di vitamina D. 

Vitamina D: ecco le giuste quantità da assumere giornalmente - Salute e benessere

Gli esperti consigliano di aumentare il dosaggio di vitamina D in tutti i bambini nel primo anno di vita, a prescindere dalla tipologia di allattamento. La quantità consigliata è compresa tra 400 UI al giorno fino a 1.000 UI in presenza di fattori di rischio di deficit. Fino ai 18 anni, invece, una maggiore assunzione di vitamina D è consigliabile per coloro che soffrono di obesità, diabete, malattie polmonari varie e problemi ossei.