Meteo
Meteo, blocco a Omega sull'Italia. Effetti spaventosi. Non accadeva da anni
Blocco a Omega sull'Italia dall'inizio della settimana prossima. Conseguenze estreme
Meteo, blocco a Omega sull'Italia. Da paura!
La prossima settimana si formerà una particolare configurazione meteo che condizionerà il tempo sull'Europa con effetti diretti anche in Italia: stiamo parlando del blocco a Omega. Ma attenzione, le novità non finiscono qui perché le previsioni per la seconda parte di Giugno sono più che mai in bilico a causa del possibile arrivo di aria più fresca ed instabile dal Nord Europa.
Partiamo dalle certezze, già da Lunedì 13 Giugno - si legge su www.ilmeteo.it - sul continente europeo andrà a formarsi una configurazione a Omega: in sintesi possiamo identificarla come un'area anticiclonica "bloccata ed alimentata" da due centri di bassa pressione localizzati ai suoi lati (uno nell'oceano Atlantico al largo della Penisola Iberica e l'altro sull'Europa sud-orientale), in grado di stazionare in un'ampia zona per molto tempo e responsabile delle ormai tipiche ondate di calore nei mesi estivi, nonché di un blocco della dinamicità atmosferica.Come suggerisce il nome, di fatto le condizioni meteorologiche rimangono quasi immobili e molto stabili sul nostro Paese, con tanto sole su buona parte delle regioni: è quello che potrebbe accadere almeno fino al 16/17 Giugno.
Vista l'origine sub-tropicale delle masse d'aria, oltre al tanto sole, ci aspettiamo una nuova e più forte impennata delle temperature, specialmente al Centro-Sud e sulle due Isole maggiori: ciò si tradurrà in nuove ondate di caldo, con i termometri pronti a schizzare, questa volta diffusamente, oltre i 36/37°C.
La novità che emerge dall'ultimo aggiornamento riguarda la seconda parte della prossima settimana. L'anticiclone africano rischierà infatti di subire degli attacchi perturbati dal Nord Europa: se ciò dovesse essere confermato potrebbero esserci più occasioni per improvvisi break temporaleschi in grado in qualche caso di riportare le temperature in media col periodo. Al momento, maggiormente esposte parrebbero le aree alpine e le adiacenti pianure e poi parte delle regioni del Centro: visti i contrasti termici e la tanta energia potenziale in gioco, non sono da escludere, come ultimamente spesso accade, temporali particolarmente violenti, con elevato rischio di grandinate.