Auto e Motori

Abarth e Alfa Romeo star alla kermesse “Fuori Concorso” e “Villa d’Este”

Protagoniste in entrambe le manifestazioni le vetture presentate dall’Heritage di Stellantis

Fiat lancia la Nuova 500 nel 1957 e, con lo scopo di evidenziare le doti del piccolo bicilindrico che la spinge, ne affida l’elaborazione alle Officine Abarth, specializzate nella produzione di vetture con alte prestazioni sportive. L’Abarth costruisce intorno al motore una monoposto da record leggera e filante, utilizzando un telaio tubolare e una scocca affusolata realizzata in collaborazione col carrozziere Pinin Farina. I successi e i record demoliti in pista si susseguono, così come le evoluzioni motoristiche e aerodinamiche fino al 1960, quando si arriva a un’elaborazione estrema: dal punto di vista aerodinamico, la “coda” varia nella forma e nella lunghezza, la nuova carrozzeria da record è priva delle lunghe pinne posteriori utilizzate negli anni precedenti ed è molto più corta per la sensibile riduzione degli sbalzi oltre le ruote.

Inoltre la nuova monoposto viene equipaggiata col nuovo bialbero da un litro di cilindrata: il 1000 eroga in totale ben 108 cavalli, oltre 100 CV/litro senza sovralimentazione, un valore molto elevato per un motore da competizione dell’epoca che deve sopportare i faticosi percorsi sulla lunga distanza.

Inutile a dirsi, il 28 settembre 1960 sul circuito di Monza la Abarth 1000 Monoposto Record Pininfarina frantuma record in serie, da quello della velocità media di oltre 203 km/h a quello sulle 72 ore, conseguito coprendo 12.824,545 km con una velocità media di 186,68 km/h.

L’esemplare esposto a “FuoriConcorso” fa parte della collezione permanente di auto d’epoca dell’Heritage Stellantis, protagonista nell’area “Records and races” dell’Heritage Hub di Via Plava 86 a Torino (visite su prenotazione a questo link).