Auto elettriche: la rete di ricarica italiana entra nella Fase 2 con quasi 66.000 punti attivi - Affaritaliani.it

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Auto elettriche: la rete di ricarica italiana entra nella Fase 2 con quasi 66.000 punti attivi

La rete di ricarica in Italia cresce e raggiunge la Fase 2: più di 65.000 punti attivi, focus su alta potenza, capillarità e sinergia pubblico-privato.

Redazione Motori

Non fanno rumore come i motori di un tempo, ma il loro impatto si sente forte e chiaro.

Le auto elettriche stanno trasformando il nostro modo di muoverci e, con esse, cresce l'infrastruttura che rende possibile questa rivoluzione. Oggi l’Italia raggiunge una nuova tappa fondamentale: con 65.992 punti di ricarica pubblici installati al 31 marzo 2025, il Paese entra ufficialmente nella cosiddetta “Fase 2” della mobilità elettrica. Un risultato che va ben oltre i numeri e che racconta di un cambiamento strutturale destinato a ridisegnare il futuro della mobilità.

Dietro questo traguardo non ci sono solo colonnine e cavi, ma anni di investimenti, strategie e una visione condivisa tra industria e istituzioni. A sottolinearlo è Fabio Pressi, presidente di Motus-E, che parla di un’Italia sempre più protagonista in Europa per l’infrastrutturazione legata all’elettrico. "Siamo tra i migliori in Europa per punti di ricarica in rapporto alla rete stradale e al numero di veicoli elettrici circolanti", osserva Pressi. Ma il vero obiettivo ora è spingere ancora oltre, migliorando l’esperienza di ricarica e garantendo un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale.

Dalla quantità alla qualità: cosa significa davvero "Fase 2"

Se la prima fase dello sviluppo della rete italiana è stata caratterizzata da una corsa a installare più punti possibili, oggi l’attenzione si sposta su aspetti più sofisticati. La sfida non è solo crescere nei numeri, ma rendere l'infrastruttura più efficiente, potente e vicina alle reali esigenze degli automobilisti.

La Fase 2 punta infatti su hub di ricarica ad alta potenza, su una distribuzione capillare che non lasci scoperti i territori meno centrali, e sull’introduzione di tecnologie sempre più evolute. L’obiettivo? Ridurre l’ansia da autonomia, ottimizzare i tempi di sosta e fare in modo che l’auto elettrica diventi la scelta più semplice e conveniente per tutti.

Non è un caso che sulle autostrade italiane, ad esempio, i punti di ricarica abbiano raggiunto quota 1.108, con un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Di questi, ben l’86% offre ricarica veloce in corrente continua e oltre il 64% supera i 150 kW di potenza, garantendo tempi di rifornimento sempre più brevi anche per i lunghi viaggi.

Un impegno corale per una mobilità sostenibile

Dietro la crescita della rete di ricarica non c'è solo la volontà degli operatori privati. Come sottolinea lo stesso Pressi, la transizione tecnologica richiede uno "sforzo corale", in cui industria e istituzioni devono camminare insieme. È necessario snellire le procedure autorizzative – ancora oggi il 15,8% dei punti installati è in attesa di connessione – e promuovere una visione condivisa che allinei la diffusione delle auto elettriche con quella delle infrastrutture.

Questa sinergia tra pubblico e privato è la chiave per trasformare la mobilità elettrica da scelta pionieristica a standard quotidiano. Serve cooperazione, investimenti mirati e la capacità di leggere le esigenze dei territori, che non sono tutti uguali. Le grandi città chiedono densità e rapidità, le aree meno urbanizzate hanno bisogno di copertura e accessibilità.

Lombardia e Roma guidano la classifica, ma cresce tutto il Paese

Se guardiamo alla mappa dell’Italia elettrica, la Lombardia si conferma il motore trainante con 13.306 punti di ricarica, seguita da Lazio, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Un dato che riflette la concentrazione di popolazione e veicoli, ma anche la capacità di attrarre investimenti e di sviluppare progetti infrastrutturali.

Tra le province, Roma e Milano si contendono il primato, con numeri che testimoniano un’espansione costante e significativa. Roma guida la classifica con 5.605 punti (+1.599 in un anno), seguita da Milano con 4.414. Napoli, Torino e Brescia completano la top five, segno che anche il Sud e le province del Nord continuano a fare passi avanti.

Ma ciò che colpisce è che la crescita riguarda tutto il territorio nazionale, confermando una tendenza positiva e diffusa. Non si tratta più di iniziative isolate, ma di un vero e proprio sistema in evoluzione.

La sfida dell’esperienza utente e delle nuove tecnologie

Oggi, chi guida un'auto elettrica non cerca solo una colonnina, ma un’esperienza di ricarica semplice, veloce e integrata con le proprie abitudini. La Fase 2 guarda proprio a questo: migliorare i servizi, sviluppare applicazioni intelligenti per la gestione delle ricariche, integrare i pagamenti digitali e garantire informazioni in tempo reale sulla disponibilità dei punti.

Inoltre, l’implementazione di tecnologie come la ricarica ultrafast, il vehicle-to-grid (V2G) e l’utilizzo di energie rinnovabili per alimentare le infrastrutture rappresentano le prossime frontiere su cui l’Italia è chiamata a investire.

Un futuro elettrico sempre più concreto

La crescita della rete di ricarica in Italia non è solo una questione tecnica, ma un segnale forte di come il Paese stia abbracciando la transizione energetica. Ogni nuovo punto di ricarica installato rappresenta un passo verso città meno inquinate, una maggiore indipendenza energetica e una mobilità più sostenibile.

Certo, restano ancora sfide da affrontare, come la necessità di ridurre i tempi burocratici o di incentivare l’acquisto di veicoli elettrici in modo coerente con l’espansione infrastrutturale. Ma la direzione è chiara, e il ritmo con cui l’Italia si sta muovendo lascia ben sperare.

La Fase 2 è iniziata. Ora si tratta di continuare a correre, alimentando quella "corrente" positiva fatta di innovazione, collaborazione e visione strategica. Perché il futuro della mobilità non è solo elettrico: è già qui, e si costruisce giorno dopo giorno lungo le strade del nostro Paese.

 

Scheda Tecnica – Rete di Ricarica in Italia (dati aggiornati al 31 marzo 2025)

  • Totale punti di ricarica pubblici: 65.992
  • Incremento annuale: +11.828 punti rispetto a marzo 2024
  • Incremento da inizio 2025: +1.601 punti
  • Punti di ricarica in autostrada: 1.108 (86% in corrente continua, 64% >150 kW)
  • Percentuale aree di servizio autostradali coperte: 45,5%
  • Punti installati ma non connessi: 15,8%
  • Regione con più punti di ricarica: Lombardia (13.306)
  • Provincia leader: Roma (5.605 punti)