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Auto e Motori
BMW Motorrad e Di.Di. insieme a Cervesina per l’inclusione: corso di guida per motociclisti disabili

BMW Motorrad Italia ha rinnovato il suo impegno sociale il 17 settembre scorso sul Circuito Tazio Nuvolari di Cervesina, collaborando con l’associazione Di.Di. (Diversamente Disabili)

per offrire un corso di guida dedicato a motociclisti con disabilità. L’iniziativa, inserita nel progetto di responsabilità sociale d’impresa di BMW, noto come SpecialMente, ha visto la partecipazione di un team di 25 collaboratori volontari del BMW Group Italia e di amici di BMW Motorrad. Il loro contributo è stato essenziale per la buona riuscita della giornata, che ha permesso ai partecipanti di riscoprire la passione per la moto e dimostrare che l’inclusione può essere motore di cambiamento.

Un impegno concreto per l'inclusione sociale

L’evento non si è limitato a un semplice corso di guida, ma ha offerto un’opportunità per mettere o rimettere in sellapersone che, a causa di incidenti o problemi fisici, avevano visto ridursi o scomparire la loro possibilità di guidare una moto. Il tutto grazie all’utilizzo di moto modificate e ad un programma che integra teoria e pratica, adattandosi alle esigenze fisiche di ogni partecipante.

"Diversità, Inclusione, Responsabilità e Impegno Sociale sono valori fondamentali per BMW", ha affermato Alessandro Salimbeni, Direttore Generale di BMW Motorrad Italia, sottolineando come il progetto SpecialMente non sia solo un programma di responsabilità sociale d’impresa, ma una vera e propria strategia che coinvolge tutto il gruppo. "Sappiamo di essere cittadini del mondo e dobbiamo contribuire a migliorarlo. La moto, da sempre, è un simbolo di inclusione nel mondo automotive, e noi lavoriamo affinché lo sia ancora di più."

Il corso di guida e le attività per l'inclusione

Il cuore dell’iniziativa è stato il corso di guida per moto destinato a motociclisti con disabilità, che ha coinvolto una dozzina di ragazzi divisi in tre gruppi, ciascuno seguito da un istruttore qualificato. Oltre alla pratica in pista, i partecipanti hanno potuto lavorare sul loro percorso per ottenere la patente speciale “AS”, qualora le loro condizioni fisiche lo permettano.

Ma l’evento ha incluso anche altri tipi di corsi per ampliare l’esperienza inclusiva. Un corso sulle Pit Bike ha offerto la possibilità di guidare veicoli più leggeri a chi, per età o condizioni fisiche, non poteva maneggiare moto più grandi. Inoltre, sono stati organizzati corsi per appassionati normodotati, dai principianti che volevano avvicinarsi al mondo delle due ruote, fino a motociclisti esperti che non avevano mai avuto l’occasione di scendere in pista. L’obiettivo era creare un contesto di totale inclusione, dove ogni partecipante potesse trovare il proprio spazio e sentirsi parte di una grande community di appassionati.

Una partnership solida con Di.Di. e risultati concreti

La collaborazione tra BMW Motorrad Italia e Di.Di. non è nuova: negli ultimi anni, grazie al supporto della casa automobilistica tedesca, l’associazione fondata da Emiliano Malagoli ha raggiunto traguardi significativi. Sono state rilasciate oltre 135 patenti speciali, si è creato un campionato paralimpico di motociclismo che ha coinvolto 250 piloti provenienti da 12 nazioni diverse, e sono stati riavvicinati alla moto oltre 470 motociclisti con disabilità. "Ciò che mi rende più felice – afferma Malagoli – è vedere ancora una volta i volontari di BMW Group Italia al nostro fianco. La nostra è una piccola associazione e senza il loro aiuto non saremmo arrivati così lontano."

Malagoli ha evidenziato come, per ogni motociclista disabile che partecipa ai corsi di Di.Di., siano necessarie almeno tre persone di supporto. Questo rende la presenza dei volontari fondamentale per il successo dell’iniziativa. Il presidente di Di.Di., oltre a essere un pilota paraolimpico di livello internazionale, è una figura chiave nel rendere questo progetto un esempio di inclusione e solidarietà nel mondo motociclistico.

Una giornata memorabile

Tra i partecipanti alla giornata di Cervesina non sono mancati amici e testimonial del mondo dello spettacolo e dell’arte. Il celebre chef e appassionato motociclista Filippo La Mantia ha sottolineato quanto sia stata emozionante l’esperienza: "Ho visto una determinazione incredibile negli occhi di questi ragazzi. I loro sorrisi a fine giornata mi hanno dato un’emozione che non dimenticherò mai."

Anche il writer e urban artist FLYCAT, rappresentante della cultura hip hop, è tornato a Cervesina per partecipare nuovamente al corso, legandosi ancora di più all’associazione: "Ritengo l’urban art una delle forme d’arte più inclusive, e questo è ciò che mi lega a Di.Di.". FLYCAT aveva già collaborato l’anno precedente, realizzando un’opera che è diventata simbolo dell’evento.

Infine, Alberto Bergoin, istruttore di Sciabile, la scuola di sci per persone con disabilità supportata da BMW, ha preso parte all’iniziativa come segno di gratitudine verso Malagoli, che lo aveva accompagnato sullo snowboard dopo il suo incidente. "Essere qui oggi con Di.Di. ha per me un significato profondo. È un cerchio che si chiude."






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