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Formula E Gara: Sam Bird quinto e fa segnare il giro più veloce

2,47 chilometri complessivi da percorrere in testa per trentasette volte: questa la sfida che Jean-Éric Vergne si trovava ad affrontare sotto la bandiera verde che ha dato il via all’ePrix di Santiago del Cile. Il forte pilota francese, esperto conoscitore della serie riservata alle monoposto 100% elettriche, si è però spinto ancora più in là, tenendo a bada gli impeti del compagno di squadra André Lotterer e guidando il team Techeetah alla sua prima storica doppietta nel Mondiale di Formula E. Quarto round della stagione 2017/2018 del Campionato promosso da Alejandro Agag sotto l’egida della FIA, il primo Gran Premio elettrico disputatosi in terra cilena non ha tardato ad offrire i primi colpi di scena: la partenza ha visto un grande rimescolamento delle posizioni di testa, con la leadership di Vergne salva, ma la seconda posizione di Buemi (Renault e.dams) sottrattagli dallo scatto bruciante delle vetture di Nelson Piquet Jr. (Jaguar Racing) e André Lotterer (Techeetah). Ottimo start anche per l’asso del WTCC José María López (Dragon Racing), il cui contatto con la DSV-03 con al volante Sam Bird ha costretto la Direzione a neutralizzare la gara già nel corso del primo giro, con l’intervento della safety car necessario per permettere ai commissari di pista di rimuovere la monoposto di “Pechito” ferma lungo il tracciato con la sospensione anteriore destra danneggiata dall’impatto con le barriere. Posizioni cristallizzate fino alla ripartenza nel corso del quarto giro, con gli alfieri DS Virgin Racing rispettivamente in quinta e sesta piazza: Bird intento a studiare le traiettorie di Buemi per pianificare l’attacco nel primo terzo di gara, Lynn a ruota del più esperto compagno di squadra e con un occhio agli specchietti retrovisori per monitorare la rimonta di Lucas Di Grassi (Audi Sport). Poco dopo lo scadere di metà gara, Lynn è costretto a cedere la posizione proprio al forte pilota brasiliano Campione in carica della Formula E, anticipando la sosta ai box prevista per il cambio vettura e rientrando in pista tredicesimo. Agli antipodi la scelta di Bird, unico insieme ad Antonio Félix Da Costa (Andretti Autosport) a rimandare la sosta nel corso della ventunesima tornata, rientrando settimo proprio alle spalle del compagno di squadra. Tre giri più tardi lo scambio di posizioni, con Sam Bird che porta il sorpasso su Alex Lynn e si lancia all’inseguimento del rivale diretto in classifica piloti, il giovane svedese Felix Rosenqvist (Mahindra Racing). A dieci passaggi dal termine, le bandiere gialle esposte dai commissari di percorso in corrispondenza dell’uscita dalla pitlane servono a segnalare la monoposto di Lynn ferma a bordo pista, episodio sfortunato che mette fine anzitempo alla gara del britannico. Sono gli ultimi sei giri, però, a stilare la classifica finale, con Piquet Jr. che vanifica una prima parte di gara condotta magistralmente nel tentativo di strappare il terzo gradino del podio allo svizzero Buemi, concludendo la sua manovra di sorpasso contro le barriere di protezione e vedendosi sfilare dai diretti inseguitori Rosenqvist e Bird. Anche nel binomio di testa non mancano le schermaglie, con Lotterer che nella frenata che precede il tornantino si aggancia letteralmente alla monoposto di Vergne rischiando di mandare in fumo la gara di entrambi. Miglior crono, infine, nel corso della trentacinquesima tornata per Sam Bird, cha fa segnare il giro più veloce in gara e si aggiudica il punto in palio; l’inglese del team DS Virgin Racing, quinto sotto la bandiera a scacchi, è apparso ancora una volta competitivo, dimostrando di essere sempre più un serio candidato al titolo iridato.