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I Ritardi nella realizzazione delle ciclovia preoccupano ANCMA

Redazione Motori

L'industria del ciclo chiede incentivi per l'utilizzo delle biciclette e sviluppo di infrastrutture ciclabili sicure.

Il presidente dell'Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori (ANCMA), Mariano Roman, ha espresso grande preoccupazione per i ritardi nella realizzazione delle ciclovie nazionali.

Roman ha sottolineato l'importanza di un cambiamento nella politica degli incentivi, passando da quelli per l'acquisto delle biciclette a incentivi per il loro utilizzo.

"Apprendiamo con grande preoccupazione di questi ritardi. L’industria del ciclo chiede da anni un passaggio concreto da quella che è stata una logica di incentivi all’acquisto a una, più compiuta, di incentivi dell’utilizzo, che non può svanire di fronte a inefficienze e frammentarietà," ha dichiarato Roman.

La relazione della Corte dei Conti sullo stato di avanzamento delle dieci ciclovie nazionali, tra cui la Ciclovia del Sole Firenze-Verona, la Venezia-Torino, quella dell'Acquedotto Pugliese e il Grande Raccordo Anulare delle biciclette a Roma, evidenzia la lentezza dei progressi. La realizzazione di questi itinerari è fondamentale non solo per la mobilità urbana ma anche per il cicloturismo, settore in cui l'Italia ha un grande potenziale ancora inesplorato.

Roman ha aggiunto: "Sviluppare un’infrastrutturazione ciclabile sicura e attraente è determinante per il nostro settore, lo è per la mobilità urbana e lo è per il cicloturismo, un ambito in cui il nostro Paese dimostra una grande vocazione ancora inespressa, che può offrire significative opportunità di crescita e di benessere per i territori coinvolti."

Alla luce della contrazione del mercato interno nell'ultimo anno, Roman ha rimarcato l'importanza di non perdere questa occasione di sviluppo. La richiesta di ANCMA è chiara: servono azioni concrete e tempestive per superare le inefficienze e garantire il completamento delle ciclovie, indispensabili per il futuro della mobilità sostenibile e del cicloturismo in Italia.