Il mercato auto europeo frena nel 2025, ma l’elettrico accelera: cambia la geografia della mobilità - Affaritaliani.it

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Il mercato auto europeo frena nel 2025, ma l’elettrico accelera: cambia la geografia della mobilità

Nel primo trimestre 2025 il mercato auto UE segna -1,9%, ma le elettriche crescono al 15,2% di quota. In forte calo benzina e diesel, stabile l'ibrido plug-in.

Redazione Motori

Il primo trimestre del 2025 conferma che l’industria automobilistica europea sta attraversando una fase di profonda trasformazione,

tra incertezze economiche globali e una transizione energetica sempre più evidente. I dati parlano chiaro: le immatricolazioni di auto nuove nell'Unione Europea sono calate dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, segno di un mercato che fatica a ritrovare slancio in un contesto macroeconomico complesso. Eppure, dietro questa flessione generale si nasconde una dinamica ben più interessante e significativa: la crescita impetuosa delle auto elettriche e ibride, che stanno riscrivendo le regole del gioco.

L’elettrico conquista terreno: +23,9% e quota al 15,2%

Mentre le motorizzazioni tradizionali arretrano, le auto elettriche a batteria (BEV) continuano a guadagnare terreno. Nei primi tre mesi del 2025 sono state immatricolate oltre 412.000 unità, con un balzo del 23,9% rispetto al 2024. La loro quota di mercato ha raggiunto il 15,2%, un dato che fotografa il cambiamento delle preferenze dei consumatori europei, sempre più orientati verso soluzioni di mobilità a zero emissioni.

A trainare questa crescita ci sono mercati chiave come la Germania, che registra un impressionante +38,9%, seguita da Belgio (+29,9%) e Paesi Bassi (+7,9%). Fa eccezione la Francia, dove le vendite di elettriche calano del 6,6%, segnale che la transizione non procede ovunque con la stessa velocità.

Ibride in forte crescita: oltre un terzo del mercato è elettrificato

Oltre al boom delle elettriche pure, il 2025 vede anche una robusta espansione delle auto ibride (HEV), con un incremento del 20,7% e quasi 1 milione di unità vendute nel primo trimestre. La loro quota di mercato sale al 35,5%, consolidando il ruolo di queste motorizzazioni come soluzione ponte nella transizione energetica. Francia, Spagna, Italia e Germania guidano questa tendenza, dimostrando che l’ibrido è ormai una scelta mainstream per molti automobilisti europei.

Più contenuta, ma comunque positiva, la performance delle ibride plug-in (PHEV), che crescono dell'1,1%raggiungendo il 7,6% del mercato. La Germania (+41,8%) e la Spagna (+30,7%) fanno da contraltare a un andamento più fiacco negli altri Paesi, segno che il plug-in continua a essere una nicchia strategica ma con margini di espansione disomogenei.

Benzina e diesel: il declino delle motorizzazioni tradizionali

Se l’elettrico sorride, il mondo dei carburanti fossili deve fare i conti con un calo ormai strutturale. Le immatricolazioni di auto a benzina scendono del 20,6% nel primo trimestre, con un crollo particolarmente marcato in Francia (-34,1%) e Germania (-26,6%). La quota di mercato della benzina si attesta al 28,7%, lontana dal 35,5% dello scorso anno.

Ancora più pesante il bilancio per le auto diesel, che perdono il 27,1% e si fermano a una quota di appena 9,5%. Numeri che certificano il rapido declino di una tecnologia un tempo dominante e oggi sempre più marginalizzata dalle normative ambientali e dal cambiamento delle abitudini dei consumatori.

Marzo 2025: un mese di conferme sulla transizione

Guardando ai dati di marzo, la fotografia resta coerente con le tendenze trimestrali. Le auto elettriche crescono del 17,1% su base annua, mentre le ibride segnano un +23,9%. Anche il plug-in torna a spingere con un +12,4%. Di contro, benzina e diesel continuano la loro discesa a doppia cifra, rispettivamente -20,7% e -25,5%.

Questi numeri confermano che, al di là delle fluttuazioni mensili, la direzione intrapresa dal mercato europeo è chiara e difficilmente reversibile: il futuro della mobilità sarà elettrico, con l’ibrido a fare da protagonista nella fase di transizione.

Le sfide per le case automobilistiche: tra domanda, incentivi e infrastrutture

Il contesto in cui si muovono le case automobilistiche resta però complesso. La crescita delle immatricolazioni elettrificate avviene in un quadro economico incerto, con l’inflazione che pesa sul potere d’acquisto e con politiche di incentivazione non sempre omogenee tra i vari Paesi UE.

Inoltre, il nodo delle infrastrutture di ricarica rimane cruciale per sostenere il ritmo di questa transizione. Senza una rete capillare ed efficiente, il rischio è quello di frenare una domanda che, al momento, appare solida ma ancora legata alla fiducia nella possibilità di utilizzare i veicoli elettrici senza limitazioni.

Il mercato cambia volto: verso un nuovo equilibrio

Il primo trimestre 2025 segna dunque un momento di svolta, dove la contrazione delle immatricolazioni complessive non deve essere letta solo in chiave negativa, ma come il segnale di un mercato che sta cambiando pelle. La diminuzione delle vendite di benzina e diesel è compensata dalla crescita vigorosa dell’elettrico e dell’ibrido, delineando un nuovo equilibrio che, nei prossimi anni, potrebbe vedere le motorizzazioni a combustione interna ridursi a una nicchia.

Le case automobilistiche che sapranno interpretare al meglio questa trasformazione — puntando su modelli accessibili, autonomia reale e servizi digitali integrati — avranno la possibilità di emergere in un mercato sempre più competitivo e selettivo.

Un 2025 decisivo per la transizione della mobilità europea

Il calo dell'1,9% nelle immatricolazioni UE non racconta solo una fase di rallentamento, ma segna il passaggio verso una nuova era della mobilità. L’aumento della quota di mercato delle auto elettriche e ibride dimostra che la domanda c’è, e cresce. La sfida sarà quella di accompagnare questo cambiamento con politiche industriali adeguate, infrastrutture moderne e un’offerta di prodotto capace di soddisfare le esigenze di una clientela sempre più attenta alla sostenibilità senza rinunciare alla praticità.