Auto e Motori
Porsche Taycan Turbo S Sport Turismo: un dragster per tutti i giorni
Con la versione Sport Turismo Porsche unisce le prestazioni più elevate di Taycan con la carrozzeria della Cross Turismo portata più vicina all’asfalto
Il risultato è una vettura ad altissime prestazioni con l’accelerazione di un’auto da competizione, adatta però anche all’uso di tutti i giorni, anche seduti dietro
Abbiamo il privilegio di provare la nuova Taycan Turbo S Sport Turismo: la versione più potente dell’ultima variante di carrozzeria dell'innovativa sportiva elettrica Porsche. Con la berlina sportiva e la Cross Turismo, la famiglia di modelli comprende ora tre modelli differenti. La Sport Turismo si rivolge a coloro che vogliono combinare l'uso quotidiano della Taycan Cross Turismo con la dinamica esaltante della berlina sportiva Taycan.
Prima di salire in vettura leggiamo le dichiarazioni di Kevin Giek, responsabile della serie Taycan: "Con l'introduzione della Sport Turismo come terza variante di carrozzeria, arricchiamo la gamma di modelli della nostra sportiva elettrica con una sportiva e pratica tuttofare, sono sicuro che la nuova variante continuerà a scrivere la storia di successo della Taycan. Trovo particolarmente interessante il perfetto equilibrio all'interno delle cinque varianti di Sport Turismo: Dalla vettura a trazione posteriore particolarmente agile alla potentissima Turbo S, ce n'è per tutti".
E noi stringiamo proprio il volante della Porsche Taycan Turbo S Sport Turismo, una Porsche con l’accelerazione di una vettura da competizione: da zero a 100 km/h in 2,8 secondi. La sua velocità massima è di 260 km/h. La potenza di carica massima arriva fino a 270 kW, perché la Turbo S è equipaggiata con le Performance Battery Plus dalla capacità totale di 93,4 kWh.
Accelerazioni brucianti e ricariche veloci sono due concetti che viaggiano di pari passo: se ti diverti a usare la Porsche Taycan Turbo S Sport Turismo come un dragster devi tenere presente che presto occorrerà ricaricala. La capacità delle batterie è notevole, ma l’autonomia varia moltissimo con l’utilizzo. Per questo, dopo aver apprezzato l’overboost con Launch Control da 560 kW (761 CV) sulla trazione integrale ci accontentiamo, si fa per dire, della potenza normale: solo 460 kW (625 CV).
Il comportamento dinamico è eccellente: frenata, tenuta di strada, precisione in inserimento e uscita dalle curve, sono ai massimi livelli come su una vettura da corsa, con quella capacità pressoché unica che solo Porsche è in grado di offrire, di potersi trasformare da Dottor Jekyll a Mister Hyde semplicemente cambiando il proprio stile di guida e scegliendo la mappatura adeguata sul “Drive Mode”: il manettino è sul volante.
La Porsche Taycan Turbo S Sport Turismo, infatti, è una vera auto di Stoccarda come le sue progenitrici, perché sa essere esageratamente prestante e potente ma, al contempo, piacevole anche nell’impiego normale. Quasi sempre le auto sportive ad alte prestazioni sono estreme, rigide e scomode. La Taycan no: non tanto e non solo per la fluidità della propulsione elettrica, ma proprio per la filosofia Porsche che, salvo le vetture preparate per le corse, sa offrire sempre quel comfort in grado di rendere anche le Porsche ad alte prestazioni comunque utilizzabili tutti i giorni.
La carrozzeria derivata dalla Taycan Cross Turismo consente una buona abitabilità anche a chi sta seduto dietro e con un passo di quasi tre metri (2,9 per l’esattezza) la Taycan Sport turismo è comoda dietro quanto davanti come una vettura che, paradossalmente ma non troppo, può essere usata con l’autista. Confessiamo che saremmo ben felici da fare l’autista per qualcuno pur di guidare tutti i giorni questa vettura!
Per dimostrare il vero aspetto premium del comfort a bordo della Taycan Sport prendiamo come esempio il tetto panoramico con light control: lo schermo protettivo elettrico intelligente. La grande superficie vetrata del tetto è suddivisa in nove aree che possono essere controllate individualmente. Così, non è solo l'intero tetto a poter cambiare da trasparente a opaco, ma anche singoli segmenti, fornendo così la possibilità di ridurre l’ingresso della luce in alcune parti del tetto.