Roma, 17 set. (Adnkronos Salute) - "E' un momento epocale. Dopo anni e anni di tentativi di aggiungere qualcosa alla terapia insulinica, la possibilità di intervenire in una fase precoce della malattia è importantissima. Anche solo ritardare l'esordio della malattia di un solo anno ha un notevole impatto sulla qualità della vita del paziente, in quanto si evitano le eventuali complicanze legate alla patologia, alla quotidianità della terapia insulinica e si riduce il numero di controlli". Così Raffaella Buzzetti, presidente eletto della Società italiana diabetologia (Sid), partecipando al convegno per la presentazione del White paper 'Screening pediatrico per il diabete di tipo 1 e la celiachia', oggi a Roma, spiega l'importanza dello screening sottolineando che, "in futuro, la speranza è quella di prevenire la malattia". Come presidente della società scientifica, Buzzetti assicura il "forte impegno nei prossimi anni anche per cercare di riconoscere la malattia già in una fase molto più precoce rispetto alla diagnosi clinica e poter seguire i soggetti a rischio, consentendo loro di effettuare con esenzione le varie analisi. Cercheremo - conclude - di instaurare un dialogo attivo e sinergico con i vari interlocutori amministrativi per permettere di riconoscere gli stadi precoci della patologia e migliorare la qualità della vita sia dei pazienti pediatrici che di quelli in età adulta".
aiTV
Processo Open Arms, Crozza nei panni di Salvini: "Io colpevole... di puttanate mediatiche"
Attacco di Israele in Libano, ecco il video dell'esplosione del cercapersone al mercato
in evidenza
Guarda la gallery
Chiara Ferragni torna alla ribalta e rilancia gli affari: a Madrid la prima collaborazione commerciale dopo il Pandoro-gate
in vetrina
Immobiliare, cercare casa a Milano? Il budget medio è di 400mila euro. La classifica
Guarda gli altri Scatti