Mattarella depone la corona all'Altare della Patria. Poi cita "Bella ciao" - Affaritaliani.it

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Mattarella depone la corona all'Altare della Patria. Poi cita "Bella ciao"

Draghi: "Il 25 aprile è il giorno della gratitudine verso chi ha lottato per la pace e per la libertà dell'Italia"

Ucraina: Mattarella cita 'Bella ciao'

"A questi sentimenti si e' subito affiancato il pensiero agli ucraini svegliati dalle bombe e dal rumore dei carri armati. E, pensando a loro, mi sono venute in mente - come alla senatrice Liliana Segre - le parole: 'Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l'invasor'. Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di Bella ciao". Cosi' Sergio Mattarella celebrando il 25 aprile ad Acerra.

25 Aprile, Mattarella: "Con l'8 settembre riscoprimmo il senso di Patria"

"Il regime fascista, implose dall'interno e crollò su se stesso, corroso dalla sua stessa vanagloria. Non fu la morte della Patria. Ma, al contrario, la riscoperta del suo senso autentico. Quella di una comunità di destino, di donne e di uomini, che condividono il comune senso di pietà, i valori di libertà, giustizia e democrazia, che si proteggono a vicenda, che lavorano per la pace, il benessere e la solidarietà". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando ad Acerra il 77/mo anniversario della Liberazione.

Mattarella: "Resistenza è chi si oppone a invasione straniera contraria al diritto"

"E oggi tra gli storici vi è concordia nell’assegnare il titolo di resistente a tutti coloro che, con le armi o senza, mettendo in gioco la propria vita, si oppongono a una invasione straniera, frutto dell’arbitrio e contraria al diritto, oltre che al senso stesso della dignità. Furono resistenti i combattenti delle montagne, le tante staffette partigiane, i militari che, perdendo la vita o subendo la deportazione, rifiutarono di servire sotto la cupa bandiera di Salò. Furono resistenti, a pieno titolo, le persone che nascosero in casa gli ebrei, o i militari alleati, o ricercati politici, coloro che sostenevano la rete logistica della Resistenza. Furono resistenti gli operai che entrarono in sciopero al Nord, gli autori di volantini e giornali clandestini, gli intellettuali che non si piegarono, i parroci che rimasero vicini al loro gregge ferito. Le vittime innocenti delle tante stragi che, in quella terribile stagione, insanguinarono il nostro Paese" così il Presidente della Repubblica Mattarella nel corso del suo discorso per il 25 aprile ad Acerra. / Quirinale

Ucraina: Mattarella, fermare guerra prima che si estenda

"Questo tornare indietro della storia rappresenta un pericolo non soltanto per l'Ucraina ma per tutti gli europei, per l'intera comunita' internazionale. Come ho sottolineato tre giorni fa davanti alle associazioni partigiane, combattentistiche e d'arma, avvertiamo l'esigenza di fermare subito, con determinazione, questa deriva di guerra prima che possa ulteriormente disarticolare la convivenza internazionale, prima che possa tragicamente estendersi. Questo e' il percorso per la pace, per ripristinarla; perche' possa tornare ad essere il cardine della vita d'Europa". Cosi' il presidente della Repubblica Sergio Mattarella celebrando il 25 aprile ad Acerra.

Ucraina: Mattarella, allarme, tristezza, indignazione

"Nelle prime ore del mattino del 24 febbraio siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che le Forze armate della Federazione Russa avevano invaso l'Ucraina, entrando nel suo territorio da tante parti dei suoi confini, in direzione di Kiev, di Karkiv, di Donetsk, di Mariupol, di Odessa. Come tutti, quel giorno, ho avvertito un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella celebrando il 25 aprile.

25 Aprile, Mattarella: "Patria tradita e umiliata da fascismo, senso limpido dopo 8 settembre"

25 Aprile, Mattarella: "L'8 settembre spazzò via 20 anni di illusioni"

""L'8 settembre produsse il vaglio, che spazzò via vent'anni di illusioni, di parole d'ordine vuote e consumate, di retorica bellicista. Il regime fascista, implose dall'interno e crollò su se stesso, corroso dalla sua stessa vanagloria. Non fu la morte della Patria. Ma, al contrario, la riscoperta del suo senso autentico. Quella di una comunità di destino, di donne e di uomini, che condividono il comune senso di pietà, i valori di libertà, giustizia e democrazia, che si proteggono a vicenda, che lavorano per la pace, il benessere e la solidarietà". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando ad Acerra il 77/mo anniversario della Liberazione.

Mattarella depone una corona d'alloro sulla Tomba del Milite Ignoto

Il Presidente dellla Repubblica Mattarella depone la corona d'alloro all'Altare della Patria in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile. Alla commemorazione presente anche il ministro della Difesa Guerini. / Quirinale

25 aprile, Mattarella, Casellati, Guerini e Rosato all'Altare della Patria

Il Presidente della Repubblica Mattarella , la presidente del Senato Casellati, il vicepresidente della Camera Rosato e il ministro della Difesa Guerini all'Altare della Patria a Roma per le celebrazioni del 25 aprile. / Quirinale

25 aprile: Draghi, vivi e attuali i valori della Resistenza

"Il 25 aprile e' il giorno della gratitudine verso chi ha lottato per la pace e per la liberta' dell'Italia dalla dittatura del nazifascismo. La generosita', il coraggio, il patriottismo dei partigiani e di tutta la Resistenza sono valori vivi, forti, attuali. Oggi celebriamo la memoria della lotta e degli ideali della Resistenza su cui la nostra pace e' stata costruita. A tutti gli italiani, buona festa della Liberazione". Cosi' il presidente del Consiglio Mario Draghi.