Politica

Coronavirus, a Bergamo l'ospedale lo fanno i volontari

Unico caso al mondo

Ospedali da campo o nei padiglioni di fiere e in palazzetti dello sport in tutto il mondo. Ovunque vengono allestiti dall’esercito o, come a New York, dalla strutturatissima organizzazione umanitaria multinazionale Samaritan’s Purse che ha allestito 68 posti. A Mulhouse, in Francia, all’inaugurazione è intervenuto Emanuel Macron in persona: una struttura, mai utilizzata prima, in tende con trenta posti di rianimazione. A Madrid, l’Unità militare di emergenza spagnola (Ume), ha allestito nei padiglioni fieristici di Ifema una struttura gigantesca di 5500 letto, ma con gravi carenze di prevenzione, come denuncia il personale sanitario. Mancano le distanze di sicurezza fra i letti dei pazienti, i bagni, non ci sono gli spogliatoi sufficienti per medici e infermieri e sono carenti anche ossigeno e dispositivi di protezione. Anche a Londra sono scesi in campo i militari del British Armed Forces per realizzare un polo per il Coronavirus da 500 posti. A Bergamo, l’epicentro europeo dell’epidemia, invece dei militari si sono mossi i volontari: unico caso al mondo, l’ospedale nei padiglioni della fiera cittadina è stato realizzato in soli sette giorni da centinaia di volontari tra Alpini, artigiani di Confartigianato e ragazzi della Curva Nord dell’Atalanta. Una struttura ospedaliera vera, molto di più quindi di un ospedale da campo, con 142 posti, metà dei quali di terapia intensiva.