Politica
A breve il movimento degli ex 5 Stelle. La conferma della Lezzi ad Affari
Di Battista leader? A domanda diretta, Dibba non risponde
"Stiamo lavorando ad un altro soggetto politico, posso dire solo questo. Poi chiariremo tutti i dettagli nel momento giusto, compreso il numero esatto di parlamentari che aderiscono". La conferma sull'imminente nascita di un nuovo movimento/partito formato da ex 5 Stelle arriva con questa breve ma chiara dichiarazione ad Affaritaliani.it dell'ex ministro per il Sud del governo Conte I Barbara Lezzi.
Finora si era parlato di 31 parlamentari cacciati dal Movimento che sarebbero pronti a unirsi in un nuovo partito. Dalla Lezzi la conferma. Insieme alla senatrice ex grillina anche Nicola Morra, due big della prima ora del M5S che finora sembravano intenzionati a ingaggiare una battaglia in punta di diritto contro l’allontanamento dopo la non fiducia data al governo guidato da Mario Draghi. Ma l’arrivo di Conte alla guida del nuovo M5S va per le lunghe e segnali di riapertura per quelli considerati ribelli non se ne sono visti. Così i dispersi grillini provano a strutturare un contro-Movimento capace di recuperare elettori e attivisti delusi.
I parlamentari interessati, finora, sono più di trenta, ma un primo passaggio con nomi e cognomi è avvenuto quando martedì in 31 hanno sottoscritto una nota in cui chiedevano al M5S di rompere gli indugi destinando i fondi delle famose “restituzioni” degli stipendi alle persone bisognose, allineandosi quindi con la posizione della piattaforma Rousseau che sostiene che per fare la donazione non serve un voto degli iscritti. Un ruolo chiave potrebbe essere giocato proprio da Davide Casaleggio, che ormai chiuso con il M5S soprattutto dopo l'affondo di ieri sera contro l'ex presidente del Consiglio.
E infine il ruolo di Alessandro Di Battista, sarà della partita o no? Domanda alla quale nessuno in realtà sa rispondere, probabilmente neanche “Dibba” (che infatti alla domanda di Affaritaliani.it non ha risposto), ma che fa ovviamente la differenza. Con un leader così tutto diventerebbe più facile, perlomeno mediaticamente, come riconoscibilità di un ipotetico soggetto alternativo e che rilanci le battaglie storiche del M5S ormai profondamento cambiato rispetto ai tempi dei V-Day.