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Accise, il diesel aumenta fino a 1,5 centesimi al litro. Giù la benzina. Tutte le novità

Il superamento di questa differenza di tassazione, attraverso l'allineamento progressivo, verrà effettuato in un quinquennio a partire dal 2025

di redazione politica

Fisco, in 5 anni riequilibrio accise benzina/diesel

Nei prossimi cinque anni, a partire da quest'anno, avverrà un progressivo riequilibrio delle aliquote sul prezzo del gasolio e quello della benzina per portare la tassazione allo stesso livello. Attualmente la differenza è di 11,1 centesimi di euro/litro di minore imposta in favore del diesel.

Il differente trattamento tributario "appare oggi non del tutto ragionevole, sia in relazione all'attuale configurazione del mercato nazionale dei carburanti" che registra consumi di benzina assai inferiori a quelli del gasolio, "sia riguardo all'impatto negativo in termini di CO2", spiega la relazione tecnica del Dl di revisione in materia di accise approvato oggi dal Cdm.

Il superamento di questa differenza di tassazione, attraverso l'allineamento progressivo, verrà effettuato in un quinquennio a partire dal 2025. In ciascuno degli anni sarà applicata, in un range compreso "tra 1 e 1,5 centesimi di euro per litro", una riduzione dell’accisa sulle benzine e un aumento, nella stessa misura, di quella applicata al gasolio impiegato come carburante. La rideterminazione dei valori effettivi che dovranno assumere le aliquote di accisa - specifica il documento - sarà effettuata con decreto del Mase, di concerto con il Mef, il Mit, il Masaf, da adottare con cadenza annuale.

"In materia di accise", spiega il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo, introduciamo "importanti meccanismi di semplificazione per gli operatori, a garanzia dell'erario. Un intervento che migliora l'efficienza del sistema tributario, riducendo oneri burocratici e rafforzando la fiducia tra Stato e contribuenti".

Il Codacons valuta i potenziali effetti per gli automobilisti italiani a seconda del tipo di alimentazione delle autovetture. In Italia su un parco auto circolante - pari a 40,5 milioni di vetture - il 42% è alimentato a benzina, il 40,9% a gasolio.

Con l'aumento delle accise di 1 centesimo di euro, stima l'associazione dei consumatori, per il gasolio in un anno la maggiore spesa, considerando una media di due pieni al mese, sarà pari a +14,64 euro ad autovettura. Mentre una riduzione di 1 centesimo per le accise sulla verde, comporterebbe un risparmio complessivo per chi possiede un auto a benzina da 249,7 milioni di euro annui.

Se invece l'aumento delle accise fosse di 1,5 centesimi, la maggiore spesa per un pieno di diesel, considerata anche l'Iva, sarebbe +21,96 euro all'anno nell'ipotesi di due pieni al mese. Una identica riduzione sulla benzina comporterebbe un risparmio da 374,5 milioni di euro annui per la platea di automobilisti con vetture alimentate a verde.

Assoutenti invece domanda al governo "una riduzione della tassazione complessiva che pesa su benzina e gasolio, che porta i listini alla pompa praticati in Italia ad essere tra i più cari in Europa".