Politica
Lega, de Bertoldi: "Un altro mandato per Zaia. Serve un Ministero dell’Efficienza"
Il leader di LCD ha appena aderito al Carroccio. Intervista
"Ampliare il più possibile il perimetro del Centrodestra, soprattutto verso quel centro diviso. Una parte ha già votato per il Cdx, ma molti si sono astenuti per sfiducia o hanno scelto il Centrosinistra. A loro mi rivolgo"
Il parlamentare Andrea de Bertoldi ha aderito alla Lega come indipendente. Matteo Salvini ha dato il benvenuto al deputato eletto in Trentino Alto Adige che guida l’associazione dei Liberali cristiano-democratici (LCD) che così certificano una federazione con la Lega. Lo stesso de Bertoldi spiega i motivi che lo hanno portato ad aderire al Carroccio in un'intervista ad Affaritaliani.it.
Onorevole de Bertoldi, perché ha deciso di aderire alla Lega di Matteo Salvini?
"Coltivavo da tempo il progetto di ampliare il più possibile il perimetro della coalizione di Centrodestra guidata da Giorgia Meloni, soprattutto verso quel centro diviso. Una parte ha già votato per il Centrodestra, ma molti si sono astenuti per sfiducia o hanno scelto il Centrosinistra. A loro mi rivolgo, perché ritengo che il centro abbia come naturale collocazione il Centrodestra. LCD nasce con questo obiettivo, e Matteo Salvini, che ringrazio, ha subito colto questa sfida, condividendola con me e con LCD. Da qui nasce l’accordo siglato: un patto che, mi auguro, porterà benefici non solo a noi sottoscrittori, ma all’intero Paese".
L’associazione dei Liberali Cristiano-Democratici (LCD) si federa con la Lega. Vuol dire che alle prossime elezioni vi presenterete sempre insieme?
"Sì, abbiamo siglato un patto che ci lega. A seconda delle necessità e delle opportunità, potremo scegliere se inserire i nostri candidati nelle liste della Lega – contribuendo così al buon risultato del partito – oppure, in accordo con i nostri alleati, presentarci con liste proprie di LCD. In ogni caso, saremo sempre parte della coalizione di Centrodestra".
Che cosa pensa della questione del doppio mandato per i Governatori? Il vincolo andrebbe tolto, consentendo ad esempio a Luca Zaia di ricandidarsi in Veneto?
"Da liberale, credo nel principio del merito. Gli elettori devono avere il diritto di scegliere chi meglio li rappresenta per governare il proprio territorio. Non vedo alcuna difficoltà nel permettere anche ai governatori che hanno già svolto due mandati di candidarsi nuovamente. D’altra parte, parlamentari, ministri e presidenti del Consiglio possono ricandidarsi senza limiti: perché non dovrebbe valere lo stesso principio per i governatori delle regioni?".
A livello nazionale, quali sono le principali sfide per la Lega nel 2025?
"Una delle sfide più importanti è rendere la pubblica amministrazione più efficiente, anche ispirandosi a modelli internazionali, come quello statunitense. Un Ministero dell’Efficienza, inteso come Ministero del Merito, potrebbe rendere l’amministrazione pubblica più efficace, valorizzando le competenze dei dipendenti. Troppo spesso professionisti di grande valore sono stati sottoutilizzati e poco premiati. L’efficienza dello Stato è alla base di tutte le altre sfide: la sicurezza, un’immigrazione controllata e legale – senza che sia gestita da interessi occulti o cooperative che speculano sulla povertà – e un’economia più liberale, che dia prospettive concrete ai giovani. Noi del Centrodestra, ispirandoci alla dottrina sociale della Chiesa, crediamo in un’accoglienza sostenibile, compatibile con le risorse del Paese. Allo stesso tempo, vogliamo creare opportunità per i nostri giovani con un mercato del lavoro più flessibile e una leva fiscale orientata alla crescita delle imprese. LCD si impegnerà per ridurre la spesa pubblica improduttiva e per favorire misure che incentivino il lavoro e l’imprenditorialità, perché non servono sussidi o decreti, ma regole chiare per far crescere il Paese".
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