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Antimafia, Scarpinato e De Raho nel mirino di Colosimo. Sono legati ai dossier trattati dalla Commissione

di redazione politica

La presidente del gruppo, ed esponente di FdI, vuole rivedere le regole sul "conflitto di interessi". Rischiano i due ex magistrati del M5s

Antimafia, Colosimo vuole una norma sui "conflitti di interessi". Nel mirino Scarpinato e De Raho del M5s

La Commissione parlamentare antimafia vuole vederci chiaro nel caso dei presunti dossieraggi che ha travolto il tenente dei carabinieri Pasquale Striano, ma la presidente del gruppo Chiara Colosimo di FdI sottolinea che all'interno della Commissione c'è un problema legato a possibili "conflitti di interessi" e con i commissari valuta una possibile norma per "l'astensione dalle indagini di persone che abbiano a che fare con gli atti di cui si discute". Uno dei bersagli della sua norma, - riporta Il Fatto Quotidiano - è Federico Cafiero de Raho, l'ex magistrato ora nel M5s, visto che le destre da settimane invocano che l’ex procuratore si astenga dai lavori sul caso di Pasquale Striano, il finanziere accusato di accesso abusivo ai sistemi informatici e rivelazione di segreto, in servizio presso la Procura nazionale antimafia quando la dirigeva De Raho.

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Pochi minuti prima, il deputato De Raho - prosegue Il Fatto - aveva sostenuto le ragioni di Roberto Scarpinato, anche lui ex magistrato e ora nel M5s, finito sotto assedio dalla maggioranza per aver parlato con il suo ex collega Gioacchino Natoli, poco prima che venisse ascoltato in Antimafia. Quella, come altre 29 conversazioni di Scarpinato, è stata intercettata senza il via libera del Parlamento. Atti inviati dalla Procura di Caltanissetta a Colosimo, che li ha sul suo tavolo – raccontano – dal 5 settembre, ma che non li ha mai depositati. Scarpinato, con lettera formale, le ha chiesto di restituirle alla procura, assieme a “informative e atti nei quali si fa riferimento alle predette intercettazioni”. De Raho ripete la richiesta in ufficio di presidenza. Ma l’esponente di FdI risponde di no: quegli atti li depositerà. Il capogruppo M5s in Antimafia, Luigi Nave attacca: "Ma il conflitto di interessi chi lo stabilisce nel merito?". Si cerca una soluzione, ma Colosimo è determinata a procedere con questa norma che non piace al M5s.