Politica

Appalti Abruzzo, indagato il presidente del Consiglio Regionale Sospiri (Fi)

di redazione politica

Appalti, droga e fondi del Pnrr: dopo indagini di oltre un anno la Guardia di Finanza di Pescara ha contestato numerosi reati a dirigenti pubblici e manager

L’intensa e minuziosa attività investigativa delle Fiamme Gialle pescaresi, dirette dalla Procura della Repubblica del capoluogo adriatico, racconta, anche grazie alle intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, innanzitutto, di gare turbate, gestite dal dirigente in modo illecito, col vizio dei favoritismi. Si tratta di procedure di affidamento che hanno per oggetto, principalmente, opere pubbliche e appalti di lavori. Persino cantieri per la manutenzione delle strade della città finanziati dai fondi Pnrr per un valore di 5 milioni di euro. Nel mentre, suggella l’accordo con la ditta favorita quotidianamente.

A pranzo in noti ristoranti o durante incontri, organizzati, sempre durante i turni di lavoro, in locali rinomati o nella “tana delle tigri”, l’immobile che in poco tempo diventa luogo di ritrovo del gruppo.  Viene fuori che il trait d’union tra l’area grigia dell’economia collusa e l’altra "area grigia", altrettanto pericolosa, in cui operano gli apparati infedeli della pubblica amministrazione, è un contratto non scritto improntato alla corrispettività, il tradizionale do ut des. Per cui, in cambio degli affidamenti diretti e dei subappalti, dei pareri favorevoli e dell’accelerazione dei pagamenti per le commesse pubbliche, l’imprenditore dà al dirigente soldi, droga, regali e altre utilità. La fornitura della sostanza stupefacente viene garantita da due spacciatori con precedenti, spesso finiti in manette.