Politica
Appalti, Draghi mette la retromarcia: via il criterio del massimo ribasso
Prevalgono le proteste di sindacati, Movimento Cinque Stelle e centrosinistra: il decreto Semplificazioni cambia in corsa
Marcia indietro del Governo-Draghi, che eliminerà il criterio del massimo ribasso negli appalti.
Il passo indietro è stato discusso nel corso della cabina di regia svoltasi questa mattina a Palazzo Chigi, in seguito alle mobilitazioni di piazza da parte dei sindacati, ma anche della forte opposizione del fronte mancino dell’ampia coalizione che sostiene l’esecutivo: centrosinistra e Movimento Cinque Stelle.
Privilegiando l'offerta economicamente più vantaggiosa nei bandi di gara per gli appalti, era l’obiezione, si sarebbero posti gli interessi economici davanti alla sicurezza dei lavoratori, con il concreto rischio di allungare la già corposa degli incidenti sul lavoro, anche mortali.
In un’ottica più generale, considerando anche i riflessi sulla qualità dei manufatti, il criterio era diventato uno dei punti controversi del decreto Semplificazioni, collegato al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Domani il Consiglio dei ministri si occuperà del tema, ma, salvo clamorosi colpi di scena, il massimo ribasso verrà sbianchettato dal testo definitivo.