Politica

Atlantia, Conte stringe sul dossier Autostrade. Si allontana la revoca

L'idea del governo è quella di portare Atlantia al 30% nel capitale di Autostrade (con la cessione delle quote ad una 'newco' formata da Cdp e F2i)

La riunione di ieri tra Conte, i ministri Gualtieri e De Micheli e i capidelegazione, non è stata decisiva. Ma l'orientamento da giorni è quello di prevedere la cessione delle quote di Atlantia, e quindi della famiglia Benetton, in Aspi, puntando sulla revisione delle tariffe e non sulla revoca. Una parte dei Cinque stelle ancora insiste sulla revoca anche se ormai la tesi di portare Atlantia al 30% nel capitale di Autostrade (con la cessione delle quote ad una 'newco' formata da Cdp e F2i) viene considerata anche dai piu' oltranzisti come una 'exit strategy' positiva. Il presidente del Consiglio Conte ieri ha indossato di nuovo i panni del mediatore, cercando di convincere tutti che questa e' la soluzione migliore.

Ma l'intesa ancora non c'e' e ieri sera i vertici del Movimento sono tornati a confrontarsi. "Siamo in un momento decisivo ma mi consenta di aspettare che ci sia il Presidente del consiglio che sta trattando direttamente per dare tutte le risposte del caso, credo che sia molto delicato", ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Patuanelli. "La riunione e' tornata utile per fornire a tutti i rappresentanti delle forze di governo un puntuale aggiornamento sullo stato della procedura e sui vari aspetti di questo delicato dossier", hanno spiegato fonti di Palazzo Chigi, precisando che "nei prossimi giorni si completeranno alcuni approfondimenti che consentiranno di definire la posizione ultima del Governo".

C'e' chi sostiene che il taglio dei pedaggi possa essere superiore all'ipotesi del 5%. "Noi vogliamo revocare, pero' capiamo che siamo all'interno di un Governo che e' fatto di coabitazione e dobbiamo trovare una soluzione che stia bene a tutti", ha osservato ieri il viceministro delle infrastrutture Giancarlo Cancelleri. Sara' necessaria quindi una nuova riunione.

Intanto sul tavolo del presidente del Consiglio ci sono anche altri dossier, da quello sul fisco alla data delle elezioni. E i fari sono sempre puntati sulla situazione dei contagi da coronavirus. I dati riguardanti la Lombardia continuano a preoccupare.

Decisivo sarà il 'report' che dovrebbe arrivare oggi dal ministero della Salute ma non si esclude che dopo il 3 giugno la regione guidata dal governatore Fontana possa essere 'esclusa' dall'ok agli spostamenti tra le regioni. Oggi ci sarà una nuova conferenza Stato regioni, con i governatori che chiedono all'esecutivo una linea chiara su questo tema, mentre i comuni invocano maggiore sostegno "altrimenti - il grido d'allarme - sono a rischio i servizi piu' essenziali".