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Autonomia, scontro Cei-Governo. I vescovi: "Un pericolo mortale", Zaia: "Non l'hanno capita"

di redazione politica

Nuovo attacco della Chiesa alla riforma cara alla Lega: "Sarà il Far West, il Paese si dividerà in due". La replica del governatore veneto

Autonomia, la Chiesa: "Serve il referendum, il Sud ha capito cosa vogliono fare al Nord"

Nuovo scontro tra la Chiesa e il governo sulla riforma dell'Autonomia differenziata. Questa volta a scagliarsi contro la norma cara alla Lega e approvata da tutta la maggioranza è Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Ionio, vice di Matteo Zuppi alla Conferenza episcopale italiana (Cei). "Il Sud - dice Savino a La Repubblica - percepisce il pericolo mortale. Non solo avremo tante Italie quante le Regioni, ma si rischia pure un Far West tra quelle povere". Secondo Savino: "Le poche risorse, e l’arbitrarietà con cui saranno assegnate, innescheranno gelosie e quindi conflittualità. Il fatto che non si è voluto fissare il criterio di determinazione dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni ndr) non lascia immaginare nulla di buono".

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A Savino replica Luca Zaia, il governatore leghista della Regione Veneto: "Sono sorpreso e rammaricato, sono dichiarazioni - dice Zaia a Il Corriere della Sera - basate su una lettura fuorviante e fortemente di parte. Quanto affermato da Savino non corrisponde al vero: non vi sarà alcun Far West. È importante capire se si tratta di un'opinione isolata o di una posizione ufficiale della Cei. Osservo acredine e livore, e forse un certo disprezzo nei confronti degli amministratori". Zaia si è detto disponibile a mettere in contatto la Cei con esperti e studiosi del tema "per chiarire ogni possibile dubbio". Secondo il governatore del Veneto "Nord e Sud sono gemelli siamesi: se affonda il Sud affonda anche il Nord".