I ballottaggi visti dal M5S. Roma e Torino, poi Palazzo Chigi
Obiettivo superare il Pd. Insight
Ci siamo. Sono 126 i comuni di Regioni a statuto ordinario, del Friuli-Venezia Giulia, della Sicilia e della Sardegna, dove si tiene il turno di ballottaggio per l'elezione dei sindaci. Sono chiamati alle urne in totale 8.610.142 elettori, di cui 4.805.703 maschi e 4.524.439 femmine, in 10.130 sezioni elettorali. Ovviamente le sfide principali sono quelle delle grandi città. Affaritaliani.it pubblica gli ultimissimi sentiment che si respirano nelle sedi dei principali partiti e nei comitati elettorali dei candidati a sindaco.
LA CHIAVE POLITICA DEI BALLOTTAGGI PER IL MOVIMENTO 5 STELLE
Per il Movimento 5 Stelle sono le prime elezioni senza Gianroberto Casaleggio e con Beppe Grillo che si è tenuto in disparte. Un banco di prova importante per la classe dirigente pentastellata. Una vittoria, quasi certa, a Roma di Virginia Raggi (soprattutto se con ampio margine) lancerebbe il M5S verso l'assalto al Pd. Nei sondaggi sul voto per il Parlamento il partito di Renzi continua a scendere e l'ipotesi del sorpasso è vicinissima. Certo, governare la Capitale con tutti i problemi che ha, in particolare quelli di bilancio, non sarà affatto facile. E qualcuno pensa che il premier voglia lasciare Roma ai 5 Stelle sperando proprio in una brutta figura della Raggi che faccia scendere i grillini in vista delle Politiche. Fatto sta che il successo eventuale nella Capitale andrebbe su tutte le prime pagine dei giornali mondiali e sarebbe per il M5S il trampolino di lancio verso Palazzo Chigi. Se poi dovesse arrivare anche la vittoria a Torino con Chiara Appendino su Piero Fassino, emblema della vecchia guardia Pci-Pds-Ds-Pd, il triondo per i grillini sarebbe completo. E a quel punto i vari Di Maio e Di Battista chiederebbero a gran voce le dimissioni del governo e del presidente del Consiglio.