Politica
Bce, Meloni: "Lagarde ha fatto crollare le Borse, è totalmente inadeguata"
Emergenza coronavirus, intervista di Affaritaliani.it alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni
Emergenza coronavirus, secondo lei perché il governo non ha chiuso davvero tutto come avete denunciato voi e la Lega? Forse Conte ha subito delle pressioni?
"Francamente non me lo spiego. Non capisco a che punto dobbiamo arrivare per fare quello che il buon senso e gli operatori sanitari ci indicano da giorni. Si generano grandi attese, ancora una volta, per un provvedimento che avrebbe dovuto “chiudere tutto” e poi invece si lascia quasi tutto aperto. Intendiamoci, anche noi sappiamo che non si possono chiudere quelle produzioni inserite in catene di valore magari anche internazionali o in filiere fondamentali per l’approvvigionamento. E anzi stiamo chiedendo noi più di tutti che in tutti i siti produttivi vengano garantite condizioni di sicurezza per i lavoratori. Ma da qui a lasciare aperte persino le profumerie ce ne corre!".
In questi giorni impressiona sentire lei, Salvini e Tajani parlare quasi con una voce sola. Serviva il coronavirus per ritrovare l’unità del centrodestra?
"Oggi la priorità è lavorare per far uscire l’Italia da questa situazione. Ho detto nei primi giorni di questa crisi che avremmo sempre messo “la nazione prima della fazione” e così stiamo facendo. Il lavoro comune che stiamo facendo sull’emergenza coronavirus come centrodestra è positivo. Abbiamo redatto una piattaforma di proposte comuni che abbiamo sottoposto a Conte, le abbiamo raccontate insieme agli italiani. Questo mi fa piacere perché significa che, a fronte di un esecutivo confuso e tentennante, c’è un’opposizione che sta dando prova di grande responsabilità e di massima compattezza. Per questo, quando l’emergenza sanitaria sarà superata, saremo pronti per governare e restituire un po’ di speranza agli italiani".
Davvero, come ha detto Ursula Von der Leyen, “in Europa siamo tutti italiani”? Lei ci crede?
"L’Europa è stata del tutto assente per settimane. Poi quando hanno capito che l’emergenza avrebbe investito anche Francia e Germania, bontà loro si sono svegliati. Fa piacere sentire dalla Von der Leyen che “in Europa siamo tutti italiani”, ci aspettiamo però che questa frase di circostanza si traduca in misure concrete, perché di grandi annunci mai realizzati ne abbiamo sentiti fin troppi. Va bene il fondo da 25 miliardi annunciato dalla Commissione Europea, anche se temiamo ne serviranno molti di più. Chiediamo che vengano liberati i fondi europei non ancora spesi, senza vincolo di cofinanziamento: per l’Italia vorrebbero dire altri 49 miliardi da poter spendere per sostenere famiglie e imprese. Ma sopratutto quello che è accaduto oggi é gravissimo: con le sue dichiarazioni irresponsabili Christine Lagarde ha mandato a picco la borsa italiana e quelle di mezzo mondo. Non bastava il bazookino da 120 miliardi assolutamente insufficiente, ora dalla Bce si mettono persino a sabotare la nostra economia. Lagarde avrebbe dovuto rispondere come fece Draghi nel 2012 e invece si è rivelata totalmente inadeguata".
Ma a giudicare dalle immagini che ci arrivano dal confine con la Slovenia ha ancora senso parlare di Europa?
"Vedere alcune nostre frontiere chiuse dagli sloveni con i massi o con muri improvvisati fa male. Siamo di fatto a una sospensione unilaterale di Schengen senza che questa sia stata dichiarata e noi crediamo che questo non sia accettabile. Siamo in una fase in cui dobbiamo necessariamente contenere gli spostamenti e arrivo a pensare anche effettuare screening sanitari alle frontiere interne. Ma deve essere una decisione europea, altrimenti che senso ha l’Europa? E gli scambi commerciali devono essere salvaguardati: non si azzardino ad utilizzare il virus per danneggiare il Made in Italy, come alcune aziende straniere stanno provando a fare con la richiesta di certificazioni “virus free”".