Politica
Berlusconi, Marina racconta le ultime ore del padre: "Scrisse a mano 4 pagine"
La figlia dell'ex premier svela il suo ultimo lascito al partito nelle ore prima della morte. "Fi è il partito dell'amore e della pace"
Marina Berlusconi racconta le ultime ore del padre SIlvio: "Ha lavorato fino all'ultimo". Ecco che cosa ha scritto prima di morire
Un colloquio su Forza Italia, la richiesta di carta e penna, 4 pagine scritte a mano, l'ultimo lascito politico. Il Corriere della Sera pubblica oggi il racconto delle ultime ore di Silvio Berlusconi, scritto direttamente dalla figlia Marina in una cronaca che è la prefazione del libro scritto da Paolo Del Debbio — «In nome della libertà» — in libreria per Piemme dal 9 aprile.
Nel testo, Marina definisce quel testo di 4 pagine "al tempo stesso tragico e grande". Racconta Marina: "Ero lì con lui, in quella camera del San Raffaele di Milano, nel primo pomeriggio di sabato 10 giugno, quando scrisse queste righe. E non potrò mai, mai dimenticare. Nemmeno lo voglio". Il racconto di Marina pubblicato dal Corriere della Sera contiene molti particolari intimi: "Abbandonato su una poltrona, molto affaticato, cupo, sofferente. Per me fu un colpo tremendo, anche se mi imposi, come facevo da tempo, di mantenere il sorriso. Si fece accompagnare dalla poltrona al tavolo. Quel tavolo al quale sia durante il primo che durante il secondo ricovero".
Come si legge sul Corriere della Sera, Berlusconi "chiese carta e penna, chinò il capo e cominciò a scrivere, evidentemente aveva già riflettuto durante la notte, come sempre, su quello che voleva dire. Mi sedetti vicino a lui e lo guardai lavorare. A un certo punto si fermò, alzò lo sguardo, lo fissò nei miei occhi e disse qualcosa che mi porterò dentro fino al mio ultimo istante: «Vedi, Marina, la vita è così: vieni, fai fai fai… e poi te ne vai». Non so come riuscii a non scoppiare a piangere".
Dice ancora Marina: "Lui capì. Mi guardò con un sorriso dolcissimo, mi prese la mano e la accarezzò lentamente. Poi riprese a scrivere, mentre io cercavo di resistere alla commozione e pensavo che ancora una volta, anche nel momento in cui, ormai lo capivo sempre più chiaramente, si apprestava a congedarsi dal mondo, era lui a consolare me".
Sul Corriere della Sera appaiono anche quelle 4 pagine scritte da Berlusconi su Forza Italia, che l'ex premier definisce così: "È il partito del cuore, dell’amore. Il partito che crede in Dio e nel suo amore pertutti noi Il partito che aiuta chi ha bisogno, che dà a chi non ha". E ancora: "È il partito della casa che dovremmo avere tutti. Del mondo senza frontiere e che si ama. Del mondo unito e rispettoso di tutti gli Stati". Si legge ancora: "È il partito del mondo che ama la pace, che considera la guerra la follia delle follie, dove si uccidono degli altri che nemmeno si conoscono". E infine: "È il partito della libertà, della democrazia, del cristianesimo, della dignità del rispetto di tutte le persone, del garantismo, della giustizia giusta".