Berlusconi, dottor Cerchione: "Raro tumore del sangue, trapianto impossibile" - Affaritaliani.it

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Berlusconi, dottor Cerchione: "Raro tumore del sangue, trapianto impossibile"

L'ematologo spiega: "Con i farmaci si punta a contenere la progressione della malattia. Se si acutizza, la prognosi è infausta"

Berlusconi, Cerchione: "Dopo i 65 anni niente trapianto di midollo"

Silvio Berlusconi è ancora in terapia intensiva. Il leader di Forza Italia sembra reagire bene alla chemioterapia, ma la sua situazione di salute resta grave. A spiegare meglio la patologia di cui soffre il Cavaliere ci pensa un ematologo: "Il termine leucemia deriva da “sangue bianco”, ad indicare l’eccesso di globuli bianchi che si riscontra in queste patologie, tra cui - dice Claudio Cerchione a Repubblica - differenziamo forme acute, ad insorgenza improvvisa e devastante, e forme croniche, a decorso molto spesso più indolente e subdolo. Tra le leucemie croniche c’è la mielomonocitica cronica, un raro tumore del sangue, non ereditario, che colpisce le cellule staminali del midollo osseo e insorge generalmente fra i 50 e i 70 anni. Fino ai 65 anni di età è guaribile col trapianto allogenico, da donatore, di midollo osseo".

"Naturalmente - prosegue Cerchione a Repubblica - nel caso del presidente Berlusconi questo trapianto non è pensabile per età e comorbidità. Da una parte si verifica una proliferazione eccessiva di alcune cellule del sangue, dall’altra una loro maturazione anomala. Il soggetto può manifestare un aumento dei globuli bianchi in modo più o meno grave, e in particolare un aumento dei monociti, che sono una sottopopolazione sempre dei globuli bianchi. Se questa malattia si acutizza, la prognosi è infausta. Ci sono farmaci demetilanti che consentono di contenere questa proliferazione di globuli bianchi, o leucocitosi. La cura nel paziente cronico che non ha altre gravi patologie, si può immaginare sul lungo periodo, senza necessità di ricovero. Ma naturalmente queste terapie hanno effetti collaterali".