Politica
Berlusconi, il piano: no alla Russia "cinese" e all'Europa serva degli Usa
Ucraina, Berlusconi ha un progetto preciso, il problema è comunicarlo senza essere strumentalizzato
Berlusconi in parte deluso da Meloni totalmente appiattita su Nato e Usa
Silvio Berlusconi è un politico abile ed esperto e non parla certo a vanvera. Chi lo conosce bene racconta ad Affaritaliani.it che il suo obiettivo in merito alla guerra tra Ucraina e Russia è duplice: evitare che Mosca finisca nelle mani della Cina, cosa che sta accadendo, e che gli Stati Uniti, di fatto, diventino i padroni dell'Unione europea.
L'ex Cavaliere e leader di Forza Italia non è a favore all'invasione russa dell'Ucraina e gli atti parlamentari del suo partito, tanto in Italia quanto in Europa, lo dimostrano perfettamente. Il problema è che la corsa continua alle armi e agli aiuti militari- nonostante gli sforzi di pace di Pechino-da parte di Washington, Nato e Europa (con Macron in testa), altro non fanno che rafforzare l'asse tra il Cremlino e la Cina.
Berlusconi sa benissimo che il mercato russo era florido per le aziende italiane, basti pensare all'export perso e al settore della moda. E a parte il gas (per fortuna Giorgia Meloni ha fatto un accordo con la Libia visto che quello liquido americano ha tutti i problemi dei rigassificatori), secondo il Cavaliere culturalmente il popolo russo è molto più vicino a quello europeo che a quello cinese. Per storia e tradizione, anche religiosa.
Ma l'obiettivo degli Stati Uniti di Joe Biden - ritiene l'ex Cav - è quello di isolare Russia e poi Cina (con l'incubo di un conflitto su Taiwan) e dividere l'Unione europea per dominarla economicamente e culturalmente. Il problema del leader azzurro è che non riesce a comunicare questa terza via perché ormai se soltanto si osa mettere in dubbio il pieno sostegno a Kiev e a Zelensky si viene subito bollati come amici di Putin e sostenitori dell'invasione russa.