Politica

"Blocca il voto su Doha". Panzeri, Giorgi e i trolley gonfi di denaro. Le chat

Le riprese delle telecamere mostrano l'incontro a Bruxelles tra l'ex parlamentare Ue, il suo assistente e il ministro del lavoro del Qatar. E spunta una casa

Qatar-gate, Panzeri: "Vengono anche mia figlia e il marito a Marrakech"

Lo scandalo denominato Qatar-gate si ingigantisce sempre di più. Adesso spuntano due nuovi elementi chiave che fotografano le intenzioni del gruppo. Le telecamere inquadrano l'incontro in un hotel di lusso a Bruxelles tra l'ex eurodeputato Antonio Panzeri, il suo assistente Francesco Giorgi e il ministro del Lavoro di Doha. Secondo gli inquirenti - si legge su Repubblica - è proprio quel 10 ottobre scorso in un summit che sarebbe avvenuto lo scambio di denaro, Panzeri e Giorgi entrano con un trolley apparentemente vuoto e quando escono le valigie sono gonfie. La famiglia Panzeri non aveva valutato la possibilità di trascorrere questo Capodanno in carcere. In calendario – dopo il viaggio a Doha in autunno a spese, secondo quello che emerge dall’indagine, del governo del Qatar – c’erano otto giorni al Mamounia, uno dei più begli alberghi del mondo, a Marrakech. Chiaramente a carico del Marocco. "A proposito vengono pure mia figlia e il marito", diceva Panzeri all’amico ambasciatore, Abderrahim Atmoun. "Anche lui!". "E dai sei un rompi scatole", ridevano, come due vecchi amici quali erano.

Leggere le intercettazioni telefoniche - prosegue Repubblica - dà il senso su come il gruppo Panzeri si muovesse per raggiungere gli obiettivi dei loro "datori di lavoro". "Infiltrare e inquinare la democrazia europea", come scrive il giudice belga Micheal Claise. Panzeri sapeva che il canale che aveva aperto con il Marocco e il Qatar poteva dargli grandi soddisfazioni. Tanto che, nonostante fosse ufficialmente fuori dal Parlamento, progettava investimenti immobiliari, con la sua amica Maria Arena. "Conosci Nizza di Sicilia? È un paese a un’ora da Catania…c’è una piccola casa sul mare, la vendono a 40mila euro!». Sarebbero dovuti andare a vederla. Ma, poi, le cose sono andate diversamente. È il 14 novembre, giorno in cui si riuniscono a Bruxelles le commissioni “Diritti dell’Uomo” e “Libertà civili, Giustizia e Affari interni”. In Belgio sono presenti in aula diversi ufficiali del Qatar per verificare che tutto vada come deve. Il loro uomo è Francesco Giorgi che riporta quello che sta accadendo al telefono con Panzeri. L’ex deputato Pd non sta fermo un attimo, Anzi: si adopera per pilotare gli interventi in favore dell’emirato. Si assicura che ci sia la “ragazza”, ovvero Moretti. Chiede a Giorgi se ha suggerito a Tarabella di intervenire, quando lui gli dice di averlo fatto, gli suggerisce di dire: "Non vedevo questo interesse 4 anni fa quando c’erano i Mondiali in Russia".