Politica
Bonus, caso a Viggiano. M5s: "Il sindaco della Lega se n'è creato ad hoc"
Il sindaco risponde: "Ora faccio chiarezza"
"Il sindaco di Viggiano, provincia di Potenza, è della Lega e si chiama Amedeo Cicala, il fratello Carmine è presidente del Consiglio regionale. A maggio fa una delibera, viene approvata da tre membri della giunta su cinque. Ma cosa prevedeva? Un bando a sostegno delle partite Iva in cui sono stati modificati gli scaglioni per accedere ai sussidi! Il bonus dello Stato infatti prevedeva un limite di 35 mila euro l'anno, questo del Comune arriva a 70 mila euro l'anno di reddito per poter accedere agli aiuti. E chi vi accede? Il sindaco, l'assessore al bilancio, il capogruppo di maggioranza. Per tutti arrivano 3 mila euro. Il sindaco si autoassolve sulla legittimità della sua operazione ma voglio ricordare che parliamo di soldi provenienti dalle royalties petrolifere, istituite per legge e per altri scopi. Senza parlare poi di ciò che è etico. Perché sul fatto che tutto questo non sia etico non ho dubbio alcuno". Così, in una nota, il senatore lucano del MoVimento 5 Stelle Arnaldo Lomuti.
LA RISPOSTA DEL SINDACO DI VIGGIANO