Politica
Calcio e criminalità organizzata: l'intervista al Senatore Melchiorre
Melchiorre: "Il nostro obiettivo è rendere gli stadi luoghi sicuri e accoglienti per le famiglie, contrastando con decisione le infiltrazioni criminali"
L'intervista di Affaritaliani al Senatore Filippo Melchiorre: il ruolo della Commissione Parlamentare Antimafia per contarstare i fenomeni di violenza negli stadi
Il legame tra lo sport, in particolare il calcio, e la criminalità organizzata è diventato un tema centrale nel dibattito politico e giudiziario italiano. Dopo quasi due mesi dalla richiesta del senatore Walter Verini, la Commissione Parlamentare Antimafia ha istituito un Comitato Speciale dedicato a indagare e contrastare questi fenomeni. L’iniziativa è nata a seguito dell’inchiesta “Doppia Curva”, avviata lo scorso 30 settembre dalla Procura di Milano, che ha portato all’arresto dei vertici degli ultras delle curve di Inter e Milan, sollevando il velo su dinamiche preoccupanti.
Il Comitato avrà il compito di ascoltare i dirigenti dei club coinvolti, comprendere le problematiche e proporre soluzioni concrete per arginare le infiltrazioni criminali, sia nelle grandi squadre sia nei campionati minori. L’obiettivo è fornire strumenti efficaci per difendere le società sportive dalle pressioni delle frange più violente e criminali del tifo, offrendo una nuova prospettiva di gestione.
In questo contesto, Affaritaliani ha intervistato il senatore Filippo Melchiorre, vicepresidente della 6ª Commissione Finanze e Tesoro, membro della Commissione Parlamentare Antimafia e del Comitato Speciale sulla criminalità nello sport per fare il punto sul lavoro intrapreso e sulle prospettive future.
Il lavoro della Commissione e il ruolo della FIGC
“Il Comitato, coordinato dal senatore Verini, ha già programmato una serie di incontri istituzionali. Tra questi, voglio citare l’audizione del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, avvenuta il 22 gennaio. Gravina ha illustrato gli interventi adottati dalla federazione negli ultimi anni, con particolare attenzione alle modifiche apportate alle norme di giustizia sportiva”, ha spiegato il senatore Melchiorre. Durante l’incontro, è stata sollecitata una riflessione su possibili interventi della giustizia ordinaria per affrontare con maggiore efficacia problemi come il match fixing e le infiltrazioni mafiose nelle curve.
Melchiorre ha sottolineato che il caso di Milano è solo la punta dell’iceberg: “Episodi simili accadono spesso nei campionati minori, lontano dai riflettori. Qui emergono fenomeni di scommesse illecite, corruzione di giocatori e arbitri, e addirittura pressioni criminali sulle società per gestire attività come parcheggi e bar”.
Tifosi buoni e tifosi cattivi: una distinzione necessaria
Il senatore ha ribadito l’importanza di distinguere tra tifosi genuini e frange violente, definendo questi ultimi come “tifosi cattivi”. “Il nostro obiettivo è garantire che gli stadi diventino luoghi sicuri e accoglienti per le famiglie. Questo richiede adeguamenti infrastrutturali, come l’introduzione di tecnologie avanzate, tra cui il riconoscimento facciale, anche se tale misura solleva questioni legate alla privacy”.
Melchiorre ha inoltre sottolineato la necessità di revisione delle norme sulla responsabilità oggettiva delle società calcistiche e un maggiore controllo sui passaggi di quote societarie, al fine di prevenire fenomeni di riciclaggio. “Dietro l’acquisto di quote, anche minime, possono celarsi operazioni illecite”, ha aggiunto il Senatore.
Prevenzione e buone pratiche
Alla domanda su come il Comitato intenda promuovere una cultura sportiva etica, il senatore ha risposto che è essenziale valorizzare le esperienze virtuose: “Ho proposto di coinvolgere i presidenti di quelle squadre che sono riuscite a bonificare le proprie tifoserie. Raccontare le buone pratiche può servire da esempio per altre società”.
Melchiorre ha inoltre richiamato un recente report di Sport Radar, secondo cui nel 2023 sono state identificate oltre mille partite sospette di manipolazione a livello globale, due terzi delle quali nel calcio. “Questi dati mostrano che il problema non riguarda solo il calcio, ma anche altri sport. Il nostro dovere è vigilare a tutto campo”.
Nuove norme e sanzioni più severe
Sul fronte normativo, il senatore ha dichiarato che il Comitato lavorerà per aggiornare le leggi esistenti, in particolare quelle relative al ricatto alle società sportive e alla manipolazione delle partite. “Attualmente, la giustizia sportiva prevede sanzioni per i giocatori che scommettono sulle partite, ma la giustizia ordinaria è meno incisiva su questo fronte. Bisogna inasprire le pene, fino a prevedere l’inibizione a vita per chi si vende una partita”.
Melchiorre ha inoltre evidenziato la necessità di rivedere la disciplina fiscale sulle scommesse sportive, per garantire che siano trasparenti ed etiche. “Un controllo più rigoroso è indispensabile per ridurre il rischio di fenomeni criminali”, ha concluso.
Un impegno per il futuro dello sport
Il lavoro del Comitato Speciale rappresenta un passo importante verso la tutela dell’integrità dello sport, non solo nel calcio ma in tutte le discipline. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, federazioni e società sportive, l’obiettivo è restituire allo sport il suo ruolo di veicolo di valori etici e sociali, lontano dalle ombre della criminalità organizzata.