Politica

Gas, luce e acqua: bollette salatissime alla Camera (ma paghiamo noi)

Anche la Camera dei deputati prova a tagliare le bollette di acqua, gas ed elettricità. Quest’anno Montecitorio spenderà quasi 5 milioni di euro. Una cifra destinata a diminuire, visto che alcuni palazzi, che ospitavano gli uffici dei deputati, sono stati riconsegnati al proprietario. Ma non basta. La Camera ha messo in piedi un comitato che avrà il compito di trovare soluzioni per ridurre le spese per le utenze. Il bilancio 2015, in discussione proprio in questi giorni, prevede di spendere 250.000 euro per l’acqua, 750 mila per il gas e ben 3.700.000 per l’elettricità. Bollette che riguardano, ovviamente, non solo l’edificio con l’aula e il transatlantico ma anche tutti gli altri. Il comitato sta elaborando alcune proposte, partendo dal principio di evitare nuove spese. Una delle ipotesi in campo è quella di installare pannelli solari, che saranno pagati con i risparmi che si ricaveranno nello stesso capitolo di bilancio. Nella relazione che accompagna il progetto di documento economico, i deputati questori sono soddisfatti e snocciolano le riduzioni. Certo nel 2015 Montecitorio spenderà comunque 986,6 milioni di euro, tuttavia risparmierà 50,5 milioni rispetto al 2014. «L’ultimo anno in cui la spesa complessiva è stata inferiore a 1 miliardo – notano i questori – è stato il 2005». Significa, insistono, che «per il funzionamento della Camera si spende quasi il 20 per cento in meno rispetto al 2005». Gli stipendi dei deputati resteranno «ridotti», anche se il taglio poteva essere ben più consistente visto che un onorevole porta a casa ogni mese più di 10 mila euro netti (tra indennità, diaria e rimborsi a forfait).