Carlo Calenda contro tutti
Calenda il nuovo Carlo Marx della sinistra?
Carlo Calenda è irrefrenabile da inizio anno. Si agita, urla, twitta in continuazione, è ovunque, contesta e puntualizza e manifesta…nel senso che come Carlo Marx, anche Carlo Calenda (toh lo stesso nome…) si sente improvvisamente depositario dei destini della sinistra. Lui che era turbo-ipercapitalista, lui che promosse Carlo Stagnaro -fondatore dell’Istituto Bruno Leoni- al ruolo chiave di capo segreteria, improvvisamente, sul finir della legislatura divenne comunista.
Ed allora grandi difese degli operai sotto licenziamento, lui che era stato segretario di Montezemolo in Confindustria che proprio una sezione del Pci non era e non è.
Ora ce l’ha con il Pd tutto, dice che è allo sfascio, senza idee, senza prospettive e, come detto, richiamandosi al famoso filosofo di Treviri ha ammollato pure lui un “manifesto”, piccolo si intende, però un manifestino è, e si chiama “manifesto del fronte repubblicano”. Ieri, ad esempio, ce l’aveva con Matteo Renzi che ha un certo punto della storia “non mi ha risposto più” così si lamenta l’ex ministro. Quello che meraviglia non è che Renzi non gli risponda, ma che lui si meravigli della meraviglia, in una specie di infinito giochi di rimandi che ricorda un po’ i racconti di Borges.