Politica
FdI, Fidanza a tutto campo: "Così manderemo le sinistre all'opposizione in Ue"
Fidanza (FdI): "La gogna mediatica a cui sono stato sottoposto è stata pesante". Prima interviista dopo la bufera giudiziaria
Lei ha interrotto il suo digiuno televisivo qualche giorno fa per respingere gli accostamenti fatti da alcuni esponenti del Pd tra il Qatargate e le vicende che la riguardano…
"Sì certo, l’ho trovato offensivo oltre che infondato. Nel mio caso parliamo di un ragazzo che collabora con me sul territorio, con un regolare contratto part-time da seicento euro al mese (e non mille come ho letto sulla stampa). Nell’inchiesta che ha travolto il gruppo della sinistra democratica al Parlamento Europeo, esponenti socialisti (parlamentari, ex parlamentari e assistenti) sono stati trovati con i sacchi di banconote dentro casa per centinaia di migliaia di euro. Io sono garantista, e dopo la mia vicenda lo sarò sempre di più nei confronti di tutti, ma la differenza è lampante: da un lato c’è chi lavora normalmente nello staff di un eurodeputato e dall’altro chi, secondo le accuse, userebbe il proprio ruolo per raccogliere tangenti".
A proposito come voterete sulla revoca dell’immunità ai vostri colleghi socialisti?
"Dobbiamo leggere le carte ma a Bruxelles quello scudo non difende più nessuno. È ormai diventata prassi che si voti per revocarle, tanto che spesso i deputati rinunciano all’immunità prima del voto in aula. Rimane il tema della trasparenza delle cosiddette lobby a Bruxelles: c’è un buco nero che nemmeno le riforme proposte in questi giorni va a colmare e che riguarda ruolo e finanziamenti delle Ong".
Visto l'incontro di qualche giorno fa a Roma tra Giorgia Meloni e Manfred Weber, è ipotizzabile un accordo Conservatori-Popolari dopo le elezioni europee del 2024 che mandi i Socialisti all'opposizione a Strasburgo e a Bruxelles?
"Noi naturalmente lavoriamo per salvare l’Ue dall’abbraccio mortale tra i gruppi moderati e le sinistre rosso-verdi che hanno piegato l’agenda di Bruxelles alla loro ideologia. I Conservatori stanno crescendo in tutta Europa, con una piattaforma politica che parla di confini sicuri, transizione green attenta a imprese e lavoro, rispetto delle specificità nazionali, valorizzazione della famiglia come nucleo centrale della nostra società. Contiamo di avere nel 2024 numeri ben superiori agli attuali per provare a cambiare le cose".