Politica
FdI, Fidanza a tutto campo: "Così manderemo le sinistre all'opposizione in Ue"
Fidanza (FdI): "La gogna mediatica a cui sono stato sottoposto è stata pesante". Prima interviista dopo la bufera giudiziaria
Fidanza: "Ho lavorato molto in questi anni insieme a Raffaele Fitto per far crescere la rete europea e internazionale dei Conservatori"
Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia e a lungo uomo chiave nelle relazioni internazionali di Giorgia Meloni, risponde ad Affaritaliani.it da Londra dopo essere intervenuto a una convention del partito conservatore europeo ECR, presieduto proprio dalla premier italiana.
Ma quindi, onorevole Fidanza, il suo impegno internazionale continua nonostante le disavventure giudiziarie che l’hanno coinvolta?
"Certamente, il mio impegno non è mai venuto meno. Ho lavorato molto in questi anni insieme a Raffaele Fitto per far crescere la rete europea e internazionale dei Conservatori. Oggi, con questo evento a Londra, ECR ha voluto ribadire quanto sia cruciale il legame transatlantico nell’affrontare le sfide di questo tempo, a partire da energia e sicurezza. Ma naturalmente c’è anche molta curiosità per le mosse del governo Meloni che viene visto come una speranza e un possibile modello dai nostri alleati europei. Già oggi ECR nel Consiglio europeo conta tre premier (Italia, Polonia e Repubblica Ceca) che rappresentano il 25% dei cittadini europei".
Richiesta di archiviazione dopo più di un anno di indagini da parte della Procura di Milano sulla cosiddetta inchiesta "Lobby nera". La fine di un incubo? Come ha vissuto questi lunghi mesi?
"Non ho mai smesso di lavorare al Parlamento Europeo su tantissimi temi su cui è prioritario difendere il nostro interesse nazionale e la nostra idea di Europa. Sul piano personale è stata dura, la gogna mediatica a cui sono stato sottoposto è stata pesante e nessuno mi restituirà mai fino in fondo la serenità di un’immagine specchiata come quella che mi sono costruito in trent’anni di militanza politica. Naturalmente sapevo di non aver compiuto alcun reato ed ero fiducioso che le indagini avrebbero dimostrato l’inesistenza di quella fantomatica “Lobby nera” così come di ogni ipotesi di reato. Ora attendo fiducioso la conferma del Gip".
Eppure i problemi non sembrano finire per lei.. poche ore dopo la richiesta di archiviazione di “Lobby nera”, la Procura di Milano ha comunicato la chiusura indagini per una strana storia sulle dimissioni di un consigliere comunale che lei avrebbero “comprato” offrendo un lavoro al figlio. Corruzione dicono i pm…
"È una vecchia storia che nasce da un esposto anonimo, presentato pochi giorni dopo la vicenda Fanpage, che parlava di correnti dentro FdI a Brescia e gettava ombre su di me. Confesso che mi ha colpito la contemporaneità dei due atti. E anche leggere alcuni sms, completamente decontestualizzati, o valutazioni secondo le quali l’onorevole Calovini avrebbe avuto bisogno di un posto in Consiglio comunale perché altrimenti non sarebbe stato candidato alla Camera. FdI ha eletto diversi parlamentari senza precedenti esperienze nelle amministrazioni locali e Calovini era già all’epoca dei fatti uno stimato dirigente nazionale del partito. Non lo dico assolutamente per polemizzare con i magistrati, verso i quali in questi quindici mesi ho sempre mantenuto un atteggiamento improntato alla massima correttezza e collaborazione. E anzi chiederò di essere sentito per spiegare che anche in questo caso non c’è stato alcun reato, alcuna corruzione, alcun uso irregolare di risorse pubbliche europee. Lo farò con la stessa serenità che ho adottato in questi mesi sull’altro caso".