Politica
Il capo del Cinema America prende in ostaggio il Campidoglio: "Datemi 300 mila euro o non esco"
Il fondatore del Cinema America e la "piazzata" al Campidoglio: chiesti fondi per salvare l'edizione del suo Festival
Tra l’altro, in passato il Campidoglio non ha mai sostenuto economicamente la manifestazione estiva del Cinema America-Troisi. Ad accontentare Carocci ci pensava solo Zingaretti. Ora Carocci afferma che il sindaco Gualtieri lo avrebbe ricevuto a fine marzo in un colloquio privato e gli avrebbe assicurato che si sarebbe speso per garantire continuità all'iniziativa.
LEGGI ANCHE: Michela Murgia: "Col G8 di Genova è iniziata la democratura. Nuovo fascismo"
E così, proprio a pochi giorni dall’esito del bando dell’Estate Romana, Carocci fa l’impaziente e chiede certezze, sostenendo di non rientrare tra i parametri del bando. Ma come scrive Repubblica, il Cinema America porta a casa solo 25 mila euro lordi l’anno: una cifra sicuramente non all’altezza delle aspettative e che difficilmente farebbe salire l’acquolina necessaria per sganciare i suddetti 300 mila euro.
E, come se non bastasse, dopo una prolifica riunione con il Sindaco, il Capo di Gabinetto e il Capo Segreteria, i quali hanno promesso di impegnarsi affinché non venga annullata la nona edizione de “Il Cinema in Piazza”, Carocci rivela che per il primo anno si farà carico di anticipare le spese senza la certezza o la pretesa del sostegno pubblico richiesto.
Dal caso Carocci, dunque, tutti gli scontenti potranno andare tutti a bussare in Campidoglio, anzi potranno occuparlo e pretendere di parlare col sindaco, e trattenerlo per 6 ore, anche alzando la voce, perché l'arroganza paga e paga bene a quanto pare.