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Politica
Bella, fascista e acchiappavoti: Carlotta Chiaraluce è la regina di CasaPound
Carlotta Chiaraluce di CasaPound, la candidata più votata nella storia del X Municipio romano (Ostia)

Nell'exploit elettorale di Ostia, in cui CasaPound ha ottenuto il 9 % delle preferenze con l'ingresso di Luca Marsella in consiglio municipale, è emerso un dato singolare e significativo che riguarda sempre la Tartaruga Frecciata. Carlotta Chiaraluce, compagna di Marsella e mamma del suo figlioletto di quasi un anno, è risultata la candidata più votata della storia del Municipio X, con 1788 preferenze

Bella e cordiale, la trentatreenne Carlotta proviene da una famiglia di imprenditori nautici, ed è uno dei personaggi di punta di CasaPound. Assieme a Simone Di Stefano, segretario nazionale di CPI e candidato premier, e Mauro Antonini, responsabile CasaPound e candidato governatore del Lazio, la Chiaraluce è uno degli esponenti più amati da militanti e simpatizzanti, con un carisma tutto personale.

Nell'articolo che le dedica Italia Oggi - a riprova che anche la stampa più tradizionale inizia a interessarsi del fenomeno di CasaPound - Carlotta lascia trasparire un carattere piuttosto determinato che fa da contraltare alla sua immagine eterea, e il suo successo sfata quindi la leggenda metropolitana che CasaPound sia un movimento politico perlopiù maschile. Il fatto che sia stata una donna a segnare un risultato così incisivo alle urne, infatti, lascia intendere che anche l'elettorato di CPI non è affatto maschilista come vorrebbero i detrattori, anzi tutt'altro. 

Nell'articolo di cui sopra vengono toccati vari argomenti delicati. In primis quello dell'omosessualità. Chiaraluce si dimostra di larghissime vedute ed è pronta ad affermare che se suo figlio dovesse diventare gay sarebbe una sua scelta, e che non è contraria alle unioni civili anche se non sostiene le adozioni omosessuali. Una posizione senz'altro meno estrema rispetto a molti politici della maggioranza. 

Carlotta dichiara di non essere andata a votare al ballottaggio a Ostia ed è convinta che gli elettori di CasaPound abbiano seguito il suo esempio, e sui presunti rapporti di amicizia con Roberto Spada su cui hanno ricamato tutti i media, non si nasconde dietro a un dito ma rileva che la "testata" a Daniele Piervincenzi è stata oggetto di discussioni per giorni e giorni, quando invece altri episodi simili rimangono dimenticati. E non possiamo non essere d'accordo sul fatto che CasaPound sia perlopiù vista come una compagine di orchi con il braccio perennemente alzato nel saluto romano, mentre - come dimostra la stessa Carlotta - è un'entità formata da una grande popolazione variegata e difficilmente incasellabile in categorie predefinite.

L'obiettivo e le ambizioni di CasaPound sono quelle di superare lo sbarramento del 3 % e approdare in Parlamento, così come riuscire a entrare nel Consiglio Regionale del Lazio. E Carlotta Chiaraluce è sicura che la Tartaruga Frecciata sia solo all'inizio della sua ascesa elettorale e istituzionale. Senz'altro la sua posizione di preminenza nel partito è la prova che CasaPound, pur definenendosi orgogliosamente fascista, ha mandato in soffitta l'idea mussoliniana della donna soggiogata e sottomessa all'uomo e lontana per natura dalla vita politica. E siamo sicuri che di Carlotta Chiaraluce sentiremo parlare parecchio nel futuro... non solo in quello di CasaPound

 

 

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