Politica

Forza Italia dilaniata da Salvini. "Erede di Silvio". "No, Opa ostile"

Brunetta contro il leader della Lega: "In Europa potrebbero mai accettare l'eventuale candidatura a premier del centrodestra di chi è alleato con la Le Pen?"

Quella che Matteo Salvini sta facendo è una "opa ostile su Forza Italia". Lo dice Renato Brunetta a Repubblica. "Non è credibile, oppure è egemonica. E chi accetta è collaborazionista, tacciabile di subordinazione alla leadership di Salvini. Che è leader della sola Lega, come ha dimostrato in questi anni, e come tale si è comportato". "L'unica leadership europeista, liberale, popolare e garantista è quella di Berlusconi. E poi, siamo seri: in Europa potrebbero mai accettare l'eventuale candidatura a premier del centrodestra di chi è alleato con la Le Pen?". Salvini, aggiunge Brunetta, "è un leader che avrebbe dovuto guidare il centrodestra e non ha voluto, preferendo il governo coi 5S e dando loro, che le elezioni le avevano perse, la centralità per l'intera legislatura".

GIRO (FI), 'SALVINI UNICO EREDE BERLUSCONI'

"Ho letto la bella lettera del mio presidente Berlusconi al Corriere della Sera. Non solo la condivido ma mi pare sia frutto del programma e dei valori di sempre del centrodestra, anche prima dell'emergenza sanitaria scatenata dal Covid". Lo sottolinea Francesco Giro, senatore Fi. "Ha ragione il presidente Berlusconi quando sostiene che il micidiale virus ha solo portato in superficie antichi problemi irrisolti dell'Italia: ma la burocrazia, scarsa tutela del lavoro indipendente, fragilità del sistema sanitario, povertà e disuguaglianze sociali, antinomie di un sistema fiscale ormai obsoleto, la realtà di una fatiscente edilizia scolastica e persino l'uso politico della giustizia che anche in piena pandemia ha fatto sentire il suo tintinnio di manette. È la solita storia italiana che si ripete e il virus l'ha soltanto esasperata". "Anzi a questo punto vorrei dire una cosa molto semplice ma molto vera: il secondo governo Berlusconi (2001-2006), piu' di ogni altro, cerco' di voltare pagina con riforme strutturali all'avanguardia. Cito su tutti il nuovo Codice Urbani sul Paesaggio del 2004, che ancora recentemente la Corte Costituzionale ha consacrato con una sentenza mirabile contro le forzature della Regione Lazio. Ecco, quel governo fu liberale, riformista, mai conformista verso l'Europa ma innovatore e di rottura. Questo è il modello che ispirò Berlusconi e che oggi tenta di realizzare il suo unico erede, Matteo Salvini".