Roma, gazebo di Forza Italia: 'referendum' su Bertolaso. Berlusconi attacca Salvini: "A Roma la Lega è all'1,4%" - Affaritaliani.it

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Roma, gazebo di Forza Italia: 'referendum' su Bertolaso. Berlusconi attacca Salvini: "A Roma la Lega è all'1,4%"

"Se vince il no o se l'affluenza sarà troppo bassa, io mollo tutto". Il centrodestra si gioca il candidato ufficiale nella corsa verso il Campidoglio alle "gazebarie", la consultazione popolare organizzata a Roma da Forza Italia per sabato e domenica. E a fissare l'asticella sotto cui si potrà parlare apertamente di flop fino al punto di arrivare a fare un passo indietro è lo stesso Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile, scelto inizialmente dai tre leader di Centrodestra come candidato unico della coalizione. "Diecimila persone vere sono meglio di 15mila taroccate - dice pensando ai numeri ottenuti dalla Lega nei banchetti romani di due settimane fa - Ma forse 5mila sarebbero poche".

Poco prima dell'una spunta anche lui a largo Goldoni "da privato cittadino, è il primo gazebo che visito perché fino a poco fa mi stavo occupando di mia moglie" spiega, facendosi ritrarre accanto ad alcuni vigili urbani, "quelli che lavorano e garantiscono la sicurezza a Roma". E a chi lo ferma urlando "Io voto per te", replica: "Votate per Roma non per me". Seguito dai cronisti per il centro di Roma, in una sorta di lezione sulla manutenzione stradale, aggiunge: "Io voglio parlare dei problemi, delle buche, dei sampietrini, non di politica".

Ma il vero show è di Silvio Berlusconi, affacciatosi prima nello stand del Pantheon e poi in quello di largo Goldoni, accanto al candidato, e atteso nel pomeriggio anche alla Garbatella e all'Eur. "Bertolaso - ha detto l'ex premier vicino al Pantheon - è una grande opportunità per Roma". "Gli altri candidati fanno ridere - ha aggiunto -  Lui è l'unico protagonista che in tempi certi e contenuti può cambiare la nostra città". Una città "ridotta in un degrado inaccettabile". "Ci ho messo tre mesi a convincere Bertolaso, che è un uomo del fare, a venire ad occuparsi della nostra città" ha raccontato il leader di Forza Italia. "Non è un uomo politico, un uomo del bla bla bla, è un fuoriclasse. Ha subito adottato uno slogan in cui ci riconosciamo che è quello della 'tolleranza zero'. In poco tempo ha messo su un programma e metterà su un'ottima squadra". Quelle di oggi, ha chiarito Berlusconi, "non sono gazebarie, sono l'inizio di un percorso per far conoscere ai romani cosa vuole fare Bertolaso". "Sono convinto che vincerà al primo turno, non c'entrano i partiti, lui mi ha detto di non aver mai votato per Forza Italia, poi nel 2008 ha conosciuto me e ha cambiato idea. E' e deve essere il candidato sindaco di tutti" ha concluso l'ex premier, assediato da cronisti e forzisti come Maria Rosaria Rossi, Antonio Tajani e Maurizio Gasparri. E poi sugli alleati: "La Lega a Roma è all'1,4 per cento. Ho sentito Meloni per telefono e mi aspetto dica cosa vuole fare".

Nelle ultime ore, infatti, è rispuntato fuori il nome della leader di Fratelli d'Italia, sfilatasi dalla corsa dall'annuncio, durante il Family day, della sua gravidanza. Se Bertolaso esclude il ticket, Salvini da Milano la ritira in ballo: "La Meloni è secondo me la migliore candidata possibile per Roma". "Decidono i romani - ha aggiunto - ma io voglio un centrodestra che guarda avanti e non indietro".

Nel Centrodestra la frattura sembra insanabile. Matteo Salvini ribadisce: "Bertolaso non è il mio candidato». Fratelli d'Italia partecipa alle gazebarie ma, sottolinea, «sarebbe stato preferibile uno slittamento dei gazebo successivo a una nuova verifica tra i partiti del centrodestra per ricompattare la coalizione". Alfio Marchini continua la sua corsa e domani sarà in piazza del Popolo con l'iniziativa alternativa alle gazebarie dal titolo "Roma nun te fa fregà". Per dirla con Francesco Storace, altro candidato sindaco che diserterà le urne, "il centrodestra sembra l'aereo più pazzo del mondo, non si capisce mai quando finisce lo scontro".

La macchina organizzativa azzurra, curata dal responsabile enti locali del partito, Marcello Fiori, intanto ha debuttato. Sono poco più di una cinquantina i gazebo montati in ogni quartiere della città, da Prati a Ostia. Le urne "on the road" resteranno aperte dalle 10 alle 18 di sabato e dalle 9.30 alle 13.30 di domenica. Oltre mille i volontari in campo.

Sulla scheda quattro quesiti: una sorta di referendum su Bertolaso; la condivisione dell'impostazione del programma basato sullo slogan "Tolleranza zero"; il sostegno ai valori del centrodestra; e una lista di 15 priorità per Roma piuttosto generiche tra cui scegliere. Si va dalla manutenzione stradale all'emergenza casa, dalla sicurezza all'abbassamento delle tariffe comunali. Lanciato anche l'hashtag: #RomaSeiTu.

Il Centrodestra andrà diviso alle elezioni comunali di Roma? "Spero di no. Spero che oggi si possa trovare attraverso i gazebo un punto di incontro", afferma ad Affaritaliani.it Altero Matteoli, senatore di Forza Italia e presidente del tavolo di Centrodestra per le Amministrative. Ma Salvini continua a dire che Bertolaso non è il suo candidato... "Sì, lo so", afferma Matteoli. "Però ha anche detto che se i romani lo indicano obtorto collo lui lo appoggerà. Io devo stare a quello che dicono loro e non a quello che scrivono i giornalisti". Per Forza Italia ci sono subordinate alla candidatura di Bertolaso? "Non ce ne sono più. O Bertolaso o Bertolaso", taglia corto il senatore azzurro. E l'ipotesi Giorgia Meloni come 'extrema ratio'? "Ho visto che lei ha voglia di candidarsi... Si candiderà con Fratelli d'Italia, noi stiamo con Bertolaso fino in fondo", taglia corto Matteoli. E la Lega che potrebbe convergere su Francesco Storace? "Non lo so, voi giornalisti ne sapete più di noi...".