Politica

Centrodestra, Lega: Berlusconi troppo ambiguo e senza idee chiare

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Intervista di Affaritaliani.it a Giancarlo Giorgetti

Silvio Berlusconi ha detto 'costruiamo un Centrodestra moderato e liberale'. Voi siete della partita? Siete pronti?
"Ha detto anche cristiano ma in questi tempi non si capisce bene che cosa significhi cristiano. Liberale e moderato ma con le idee chiare e senza ambiguità. Alle parole di Berlusconi mancano due punti: va bene liberale, moderato e cristiano ma senza ambiguità e in modo chiaro, che però non mi pare sia esattamente quello che sta facendo Berlusconi. Comunque vedremo".

Parla del caso Consip con Forza Italia che ha salvato il governo?
"Non c'è solo quello, un po' di tutto. Mi sembra che ci sia un rapporto privilegiato con il Pd. Probabilmente Berlusconi e una parte di Forza Italia pensano che Gentiloni e i suoi facciano cose più liberali e più moderati. Se vuole le cose ambigue andrà di lì, se vuole le cose chiare, senza ambiguità e trasparenti proverà a fare a un'alleanza di qui dove ci sono persone dei liberali, dei moderati e dei cristiani con le idee chiare".

Però in Forza Italia ci sono persone come Giovanni Toti con i quali la Lega va d'amore e d'accordo...
"Non c'è soltanto Giovanni Toti, ce ne sono anche altri che hanno idee liberali, moderate e sono cristiani senza alcuna ambiguità".

Lei è in politica da tanti anni, non è che Berlusconi è ambiguo e strizza l'occhio al Pd anche perché pensa alle sue aziende?
"Si vedrà, non lo so. C'è da nominare adesso un giudice della Corte Costituzionale e vedremo che nome verrà proposto. Ci sono tanti candidati. Siccome tocca all'area del Centrodestra, magari verrà fuori un candidato che finalmente esprime anche qualche attenzione al mondo federalista, cosa che non è mai avvenuta e che potrebbe e dovrebbe accadere prima o poi. Oppure magari viene fuori un avvocato più vicino alle aziende di Berlusconi. Staremo a vedere, la Consulta è la prima cartina di tornasole".

La Lega ha un nome?
"Ne abbia più di uno, persone assolutamente degne e che non sono tra virgolette leghiste. Ma che nella loro storia professionale e accademica hanno sempre interpretato il sentimento federalista in questo Paese. Alla Corte Costituzionale mai nessuno che abbia questo tipo di sensibilità ha potuto accedere, potrebbe essere la volta buona".

Ma se rimane questa legge elettorale, siete pronti a fare una lista unica?
"Al momento non ci sono le condizioni, al momento. Poi con chi? Con chi ha delle idee chiare e senza ambiguità sui tre termini che ha usato Berlusconi".

Poi individuare il candidato premier diventa un caos, o no?
"Il candidato premier è colui che dimostra di avere idee, visione e capacità di portare avanti la squadra fino alla vittoria. Prendiamo l'esempio delle elezioni amministrative, i leader sono quelli che affrontano le battaglie e io penso che Salvini abbia dimostrato - unico leader che si è messo in gioco e ci ha messo la faccia trascinando il Centrodestra alla vittoria - sul campo di essersi costruito una credibilità di leadership. Poi ovviamente se ce ne sono altri che hanno questo tipo di coraggio e dimostrano di poer vincere, avanti. Però, gente che arriva il giorno dopo e afferma che è merito suo la vittoria...forse non è il caso".

Però la Lega al Sud è quasi inesistente, come fa Salvini ad essere il candidato premier?
"Non è così. In questa tornata elettorale abbiamo raccolti risultati importanti anche al Sud eleggendo consiglieri in diverse città. Ormai Salvini è un leader nazionale.

Berlusconi parla di Centrodestra unito e poi vuole il proporzionale, bizzarro no?
"Infatti, noi che siamo coerenti abbiamo dato il voto al Rosatellum e purtroppo Forza Italia no. Era una proposta avanzata dal Pd simile al Mattarellum, torniamo a quel sistema. Il Pd credo che lo voti perché l'ha proposto lui, noi l'abbiamo già votato all'inizio, se lo vota anche Forza Italia ripartiamo da lì. Che problema c'è? A quel punto Berlusconi dimostrerà coerentemente il suo proposito di rilanciare il Centrodestra trova concretezza sulla legge elettorale. Torniamo al Rosatullum, che è il Mattarellum 50% e 50%, e siamo tutti contenti e convinti di quello che stiamo facendo. E anche coerenti".

E le elezioni? A questo ormai si va al 2018...
"La regola è: più perdono e più rimangono attaccati alla sedia. E quindi da tre anni che più perdono e più si incollano. Purtroppo, rispetto al resto del mondo dove normalmente chi perde prende atto e se ne va, qui in Italia c'è la regola opposta per cui se perdo mi incollo di più e così godo anche gli ultimi mesi e settimane del potere prima che si estingua. In un altro Paese normale, tipo nel Regno Unito, quelli che convocano e perdono un referendum vanno fuori dai coglioni,da noi invece accade l'esatto opposto".

Con i 5 Stelle il dialogo invece è impossibile...
"Questa roba del dialogo con i grillini se la sono inventata il Pd e Forza Italia per mettere dietro la lavagna dei cattivi e degli impresentabili quelli che non parlano bene e non sono gentili nei toni. E' una favola costruita sotto il profilo mediatico che non ha mai avuto nessun serio passaggio politico. Ma abbiamo capito bene chi l'ha mandata avanti".

Che cosa risponde quando esponenti di Forza Italia come Brunetta e Gelmini dicono che il leader del Centrodestra oggi è Berlusconi?
"Il leader del Centrodestra era Berlusconi, in questo momento io potrei dire che secondo me è Salvini. Bisogna capire quale Centrodestra: se è un Centrodestra liberale, moderato, cristiano veramente, senza ambiguità e inevitabilmente il leader potrà essere Salvini. Invece nell'accezione ambigua potrebbe essere Berlusconi. Quello che hanno detto gli elettori, il nostro popolo e la nostra gente è che ci vuole tra virgolette uniti. Noi siamo convinti di farlo e quindi vogliamo una legge elettorale che sia conseguente. Se lo fa anche Forza Italia siamo tutti contenti, se invece va avanti con il proporzionale vuol dire che ha in mente altre cose. Dispiace a noi e alla gente che ci ha dato il voto domenica scorsa".

Insomma, Berlusconi leader di un Centrodestra che strizza l'occhio al Pd...
"A quel punto non si chiamerà più Centrodestra ma un'altra roba".

E di certo voi non ci sarete...
"Se l'idea è quella di inseguire il sogno di Macron in Francia è chiaro che si metteranno d'accordo Berlusconi e Renzi, sempre che abbiano i voti".