Centrodestra, Toti (Forza Italia): sì alla federazione proposta da Salvini
"Dentro Lupi e Costa, fuori Alfano. Ok a Fitto, dubbi su Alemanno-Storace"
La proposta di federazione del Centrodestra avanzata da Matteo Salvini "è certamente fattibile. Ragioniamoci su". Il via libera all'idea del segretario della Lega arriva da Giovanni Toti, Governatore della Regione Liguria e consigliere politico di Forza Italia, intervistato da Affaritaliani.it. "Secondo me si sarebbe dovuti andare verso il Partito dei Repubblicani - afferma Toti -, dove tutti i partiti diventano una componente dello stesso movimento politico. Quindi figuriamoci se non sono d'accordo con la federazione. Può essere un passo intermedio".
Salvini ha proposto il nome 'Prima gli italiani', richiamando lo slogan di Donald Trump, che cosa ne pensa? "A me piace di più 'L'Italia prima', ma non credo proprio che ci areneremo sul nome. Ci sono molti altri problemi seri". Oltre a Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, chi potrebbe o dovrebbe far parte di questa federazione? "Mi auguro che ci sia anche una parte del mondo cattolico di centro che adesso governa con noi una fetta importante di Italia", spiega il presidente della Liguria. "Certamente Quagliariello è dentro a pieno titolo, così come quella parte dell'ex ministro Mauro che è tornata in Forza Italia. Ma penso anche a tutta componente quell'ex Area Popolare che fa riferimento a Lupi in Lombardia e in Liguria e al ministro Costa in Piemonte. Ovvero in Regioni dove storicamente si governano i Comuni e le Regioni con il Centrodestra unito". Dentro anche Raffaele Fitto? "E perché no? Certo". E i sovranisti Alemanno e Storace? "Non lo so francamente. Ci vorrebbe un elemento di novità e uno di contenuti. Mi piacerebbe che le facce di primo piano fossero coerenti con una nuova storia da costruire e non con una vecchia storia già vissuta. Dopodiché, non ho particolai problemi con nessuno".
E come sceglierete il candidato premier? Toti risponde ironicamente: "Con la Tombola. Si comprano le cartelle: il terno vale un posto in lista, la cinquina un posto da capolista e chi fa Tombola diventa il candidato premier. Mi sembra un modo coerente". Fatta la battuta, l'esponente di Forza Italia spiega: "Dipende molto dalla legge elettorale". E ancora: "Se il mio sogno si potesse avverare in tempi brevi, cosa che non so se è possibile, vedrei un partito-coalizione dove tutti gli attuali soggetti che compongano il Centrodestra possano confluire e sentirsi a casa. Quel partito-costituendo si darebbe delle regole per scegliere al suo interno non solo il candidato premier, che è l'ultimo dei tasselli, ma una direzione politica, delle direzioni regionali e tutto quello che un partito si dà per strutturarsi e poter operare. Ci vorranno quindi dei congressi o dei caucus e ci vorrà anche un meccanismo simile alle primarie. Purché sia fatto seriamento, magari questo Parlamento ci farà una sorpresa e regolamenterà per le legge le primarie".
Se la legge elettorale prevedesse le coalizione potreste fare direttamente le primarie il giorno delle elezioni... "Questa è la proposta di legge di Forza Italia, è un metodo abbastanza chiaro. Ma temo che una campagna elettorale fatta così si trasformi in una guerra fratricida dentro la coalizione più che una guerra a vincere sugli altri. Però è certamente un metodo possibile, anche se al momento il premio è alla lista e non alla coalizione".
Come sono i rapporti Berlusconi-Salvini? "Ho sentito il segretario della Lega dire cose condivisibili. Credo che in questo momento ognuno stia lavorando a un pezzo del progetto e poi arriverà un momento in cui bisognerà fare la sintesi", afferma Toti. E Giorgia Meloni? "Mi pare che dai sondaggi stia anche ottenendo un discreto risultato personale. E' a pieno titolo nel Centrodestra, impossibile affermare il contrario".
"Il mio modello di Centrodestra - continua il Governatore - è quello con il quale io guido la Liguria e Maroni la Lombardia. Si tratta di un accordo che comprende Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e quelle parti del mondo cattolico che da noi si chiamano Liguria Popolare, altrove si chiamano in un altro modo, e che fanno riferimento all'area di centro ma sono chiaramente e convintamente schierati a destra".
Alfano è fuori? "Ho seguito il congresso di fondazione di Alternativa Popolare e francamente non ho capito quale sia la direzione. Aspetto di capire quali siano i loro intendimenti. Io, a differenza di altri, sono morbido e quindi non escludo mai il ravvedimento operoso delle persone e le folgorazioni sulla via di Damasco. Però al momento mi sembra che siamo ancora un po' lontani", conclude Toti.