Politica
Centrosinistra, Pisapia gela Speranza: "Buon viaggio a lui e al suo partitino"
Il leader di Campo Progressista, Giuliano Pisapia, risponde al coordinatore nazionale di Mdp Roberto Speranza
"Non c'è problema. Buon viaggio a Speranza, sono sicuro che ci ritroveremo in tante battaglie”. È arrivata, la replica di Giuliano Pisapia all’ultimatum lanciato dal coordinare nazionale di Mdp. L’ex sindaco di Milano, che partecipa ad un incontro a Mesagne, ha risposto così ad una domanda sulle recenti dichiarazioni di Speranza che ha prospettato di poter andare avanti anche senza Campo Progressista. "Io continuo in quello che ho sempre detto - ha detto Pisapia - non credo nella necessità di un partitino del 3%, credo in un movimento molto più ampio, molto più largo e soprattutto capace di unire, non di dividere".
Speranza, ribadendo che il suo partito è “alternativo a Renzi”, aveva annunciato: “Andiamo avanti da soli anche senza Pisapia”. L’ex sindaco di Milano ha chiarito che “bisogna passare dal personalismo ai contenuti, vogliamo partire dai contenuti e vedere cosa serve agli italiani. È ora di essere chiari, dire dove si vuole andare, noi siamo stati sempre coerenti. Vogliamo dare il nostro contributo per un centrosinistra di governo, capace di unire le anime diverse del centrosinistra: l’ecologismo, il civismo, il volontariato, l’associazionismo, tutte realtà che non devono essere utilizzate solo in campagna elettorale ma devono diventare parte integrante di un centrosinistra di governo”.
Sulla legge elettorale, Pisapia La legge elettorale Rosatellum 2.0, Pisapia ha spiegato che “con una legge di stampo proporzionale come questa ci possono essere due o tre liste che devono però poi trovare unità in un’ipotesi di governo. Oggi ognuno deve fare la sua battaglia avendo ben presente che l’avversario non è quello che ci sta vicino, ma le destre e i populismi. Il primo Rosatellum era molto meglio di quello attuale, bilanciato in senso maggioritario, si potevano scegliere i candidati più stimati sul territorio. Invece è diventato sbilanciato sul proporzionale. E per il concetto che ho di democrazia per me rimane anomalo che ci siano le liste bloccate. L’ideale per il Paese sarebbe ritornare al Mattarellum per permettere ai cittadini di scegliere i propri candidati e dare la responsabilità ai partiti di candidare le persone migliori sul territorio”.
Altro tema che ha causato e continua a causare fibrillazioni nella compagine di governo, lo ius soli. Per Pisapia “non è accettabile che una maggioranza si spacchi su una norma di civiltà e semplice buon senso etico e giuridico come lo ius soli, è una maggioranza perdente. Questo dimostra che non si possono fare alleanze con il centrodestra. Minori, bambini e bambine che in tutta Italia frequentano le nostre scuole, che hanno genitori che lavorano regolarmente e pagano le tasse, sono già persone integrate. Dobbiamo riconoscere i doveri e i diritti di tutti i cittadini. A questo serve lo ius soli”.