Politica
Chi è Tommaso Foti, dai primi passi in An ai vertici di FdI: il ritratto del neo ministro tra segreti e passioni (calcistiche)
Il cerchio magico di Giorgia Meloni lo ha ribattezzato Mr Wolf: dal calcio alla politica, ecco chi è il neo ministro Foti
Tommaso Foti, il neo ministro ai raggi x. Dalla vita politica alle passioni tutti i segreti del sostituto di Fitto
Ha 64 anni e da 50 è nel mondo della politica. Sempre schierato, mai allineato: Tommaso Foti è uno dei padri fondatori della destra sin dai tempi di Alleanza Nazionale. Un mediatore unico e per molti il vero anello di congiunzione tra l'Aula e il Governo. L'uomo che ha evitato decine di grane a Giorgia Meloni e quello che oggi ha giurato al Quirinale per assumere l'incarico di ministro con le deleghe che erano di Fitto.
Tommaso Foti è una persona per bene prima di tutto. Anche se vive di pane e politica da sempre. Ha un'esperienza come pochi nel panorama politico italiano. Nato il 28 aprile 1960 (è del segno del toro), a Piacenza. Nel luglio 1978 consegue la maturità scientifica al Liceo Respighi, già a 14 anni muoveva i primi passi nelle fila dei comitati studenteschi di destra.
Motivi di carattere famigliare lo portano ben presto a conoscere il mondo del lavoro, dove muove i primi passi rappresentando – da “figlio d’arte” – una delle più importanti aziende italiane del settore agro-alimentare. Nel settembre del 1980 è eletto, a 20 anni, consigliere comunale di Piacenza per il Movimento Sociale Italiano, vien rieletto in ogni successiva consultazione, e ciò fino al 1994. A gennaio del 1994 partecipa alla fondazione di Alleanza Nazionale, che rappresenta in Consiglio Comunale a Piacenza fino al 2005, risultando il più votato della Città. Viene eletto quattro volte di fila in Parlamento: la prima, nell’aprile del 1996 quando, nel collegio di Piacenza 31 (lista: Popolo della Libertà), battendo di circa 330 voti il politologo Gianfranco Pasquino.
Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto deputato nel collegio uninominale di Piacenza 14 con 73.599 voti (47,39%) e a seguire Vice Capogruppo Vicario di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati. A gennaio del 2019, il Presidente della Camera on. Roberto Fico, lo nomina componente della Giunta per il Regolamento, mentre a febbraio del 2020 viene eletto segretario della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Con la vittoria del Centrodestra alle elezioni politiche del 2022 è rieletto alla Camera dei Deputati per la sesta volta, affermandosi nel collegio uninominale di Piacenza e Parma ovest con 92.699 voti (52,53%). Il 9 novembre è eletto all’unanimità Presidente del Gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia. Da questo ruolo crea la sua fortuna: una carica fatta di moderazione e dialogo con tutti. Anche e soprattutto con le opposizioni. Al punto che il cerchio magico di Giorgia Meloni lo ha ribattezzato Mr Wolf (il risolvi problemi).
Laziale per colpa del suo vecchio capoufficio stampa (Paolo Signorelli) che lo ha fatto appassionare al calcio biancoceleste. Ma Tommaso Foti, in questi anni di governo, non ha sbagliato quasi mai un colpo. Lavora tanto, parla il giusto e porta a casa i risultati. Come curriculum può andare. Ora lo attende una nuova sfida: Mr Wolf è già pronto.