Chicco Testa e i meridionali - Affaritaliani.it

Politica

Chicco Testa e i meridionali

Giuseppe Vatinno

Non si placa la bufera social sul radical chic Chicco Testa

Chicco Testa non ne perde una per dire la sua non azzeccandoci più da molto tempo. Già Affari si era occupato della “benedizione” che il manager ex ambientalista ed ora convertito allo sviluppismo più sfrenato (è pro nucleare) data al povero Colomban, subito fatto fuori dalla corsa a vicesindaco a Roma

http://www.affaritaliani.it/politica/tramontata-la-candidatura-padoan-a-roma-inutile-il-peana-di-testa-455229.html

quando mi sono accorto che tutt’ora sui social non si placa l’ironia e la rabbia per il giudizio “razzista” che Testa aveva dato del voto al referendum: il “SI” aveva ottenuto i migliori risultati  nelle città “illuminate” come Bologna, Milano e Firenze e i peggiori a Napoli, Bari e Cagliari.

Ma Bari e Cagliari hanno sindaci pro Si e quindi il conto non torna.

Chicco Testa dice che non è razzismo ma forse ritiene che sia solo populismo di bassa lega, terracciano e sporco, forse un po’ terrone, mentre il "Si" illuminato -che però ha perso- ha avuto i voti negli attici radical -chic di Roma e Milano, quelli con le tartine al caviale e le contesse che si commuovono parlando delle “terrribili condizioni del proletariato urbano”.

Film già visto caro Testa e precisamente a Capalbio la meta preferita proprio da lei.

Profughi che dovrebbe amare e venerare o quantomeno rispettare essendo di sinistra  e che invece scaccia come pezzenti dal suo dorato paradiso:

http://www.corriere.it/cronache/16_agosto_15/chicco-testa-profughi-capalbio-non-vengano-bighellonare-3101b536-626f-11e6-80ce-6e3612708f11.shtml

Poi ci si chiede perché abbia vinto il No e Trump…