Politica

Comunali, il M5s il vero sconfitto: ora Letta guarda a Renzi e Calenda

Dopo l'esito dei ballottaggi anche nelle grandi città di Roma e Torino, Conte annuncia: "Siamo all'opposizione, come a Trieste"

Elezioni comunali, Giuseppe Conte: "Opposizione a Roma, Torino e Trieste"

Chat silenti nel Movimento 5 stelle dopo l'esito dei ballottaggi anche nelle grandi città di Roma e Torino. Qualche dichiarazione in chiaro per rivendicare i risultati di due comuni in Puglia e a Pinerolo in Piemonte. L'invito di Luigi Di Maio a "remare" tutti nella stessa direzione per il bene del Paese. L'annuncio della sindaca uscente di Roma, Virginia Raggi, di una collaborazione "leale" con Roberto Gualtieri neo primo cittadino della Capitale. 

È questo lo stato dell'arte. Con due dati di analisi politica: abbiamo ottenuto risultati dove non eravamo con il Pd. Ma, soprattutto: quando Enrico Letta parla di un campo largo non facile da costruire "è evidente che apre a Carlo Calenda e a Matteo Renzi, il che non sarà facile da digerire per Conte che, con quest'ultimo, ha un "conto" aperto anche di tipo personale. 

Il commento del presidente di M5s, Giuseppe Conte, è arrivato solo in tarda serata: "Il vero protagonista di questa tornata di ballottaggi è in modo drammatico l'astensionismo. Un astensionismo che sfiora il 60% è un dato che deve farci riflettere e dovrebbe allarmare tutte le forze politiche. Il Movimento 5 Stelle ha il dovere di dare una risposta a chi non crede più nella Politica come soluzione. C'è poco da parlare e molto da fare. A partire dalla nostra immediata riorganizzazione, dalla nostra rinnovata capacità di saper rispondere ai territori, al cuore del nostro Paese".

"Il Movimento 5 Stelle a Roma, Torino e Trieste sarà all'opposizione. Lavoreremo in modo costruttivo ma senza fare sconti a chi governerà le città perché la nostra stella polare sarà sempre l’interesse esclusivo dei cittadini".

Nel frattempo, non c'è ancora l'annunciata segreteria di M5s 2.0 che dovrebbe segnare la ripartenza. Fonti qualificate ribadiscono che la priorità dell'ex premier è la partita dei direttivi dei gruppi che dovranno “guidare” gli eletti da qui a febbraio per l'elezione del Capo dello Stato: in pole position per la presidenza del gruppo Camera l'ex ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. In Senato non sembrerebbe esserci grande compattezza, ma si dovrebbe ricandidare Ettore Licheri ma anche l'ex ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, è la voce, potrebbe essere intenzionata a candidarsi e anche a Montecitorio Davide Crippa potrebbe decidere di 'non mollare'.

Scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: "Occorre remare, compatti, nella stessa direzione. Rimaniamo concentrati sul rilancio del Paese, c’è tanta voglia di tornare a vivere normalmente, a lavorare e a progettare il futuro". Il campo lo ha indicato, tuttavia, lo stesso Conte: l'area di M5s è quella del Centrosinistra, ma senza mai indicare con chi.