Politica
Concita e il grido di dolore: il Pd fa piangere pure i radical chic
Giornalista ed ex direttrice de L'Unità, Concita De Gregorio interviene duramente su "La Stampa" contro il Pd
"Se fossi la Sinistra - qualunque cosa essa ormai sia – e mi chiedessero preferisci essere egemone a Sanremo o nel Paese non avrei dubbi... "Ma se fosse vero che 'la narrazione di Sanremo' è di sinistra, e piace a due terzi del Paese, come mai gli stessi due terzi poi non votano o votano a destra, se alle urne ci vanno. Qualcosa non torna…". E ancora: "È tutto sbagliato, è tutto incomprensibile e da rifare. Che motivo ci sarebbe di cambiare i vertici della Rai, di imporre dirigenti nuovi – ad averne, disponibili fascistissimi e credibili per curriculum – se già questi producono il risultato emerso dalle urne?".
E poi la critica ai vertici: "Troppe volte l'elettorato di sinistra si è fidato e si è affidato a chi, alla fine, ha fatto il suo personale interesse. Ha macinato soldi, legittimamente per carità, consulenze e conferenze profittando del suo reddito reputazionale: del credito che in qualche momento gli elettori gli avevano dato, credendo che lo statista, l'uomo nuovo avrebbe lavorato per loro, per tutti e non per sé”.
Ed ancora: "Gli elettori di sinistra non sono scomparsi: sono esausti. Risparmiano le forze, come i malati, per continuare a vivere. Finché non ci sarà il segnale che la vecchia fallimentare guardia si è ritirata (...) nulla cambierà. Meloni governerà finché non ci sarà un'alternativa che non sia quella dei soliti noti sotto mentite spoglie". E poi la conclusione che ha il sigillo dell’evidenza: "La destra nella vita vera vince".
Brava Concita, benvenuta. Del resto anche Pierpaolo Pasolini, nella sua ultima meravigliosa poesia (La nuova gioventù) era passato a destra, visto che il PCI lo aveva cacciato e i partigiani rossi gli avevano ammazzato il fratello Guido facente parte delle Brigate bianche Osoppo, nell’eccidio di Porzûs: "Porta con mani di Santo o Soldato l’intimità col Re, Destra divina che è dentro di noi, nel sonno".